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Napoli – Trema la vecchia camorra dei Quartieri Spagnoli. Associazione per delinquere di stampo mafioso, racket e traffico di droga, il gotha della “mala” di Montecalvario torna alla sbarra per il processo di secondo grado e sulla sua testa arrivano le richieste di pena avanzate dalla Dda. La Procura, dopo un verdetto di primo grado che non aveva a pieno soddisfatto le proprie aspettative, torna così all’attacco, invocando in primis la condanna di Ciro Mariano, il boss che nel precedente giudizio era riuscito a ottenere un’inattesa assoluzione. 

Arriva quindi alle battute conclusive il processo che si sta celebrando davanti ai giudici della Terza sezione della Corte d’appello di Napoli. Queste le richieste avanzate dalla Direzione distrettuale antimafia: Antonio Carderopoli, 8 anni di reclusione; Patrizia Cinque (moglie di Marco Mariano), 4 anni; Annamaria Dresda, 4 anni; Antonio Esposito, 8 anni; Umberto Frattini, 8 anni; Luisa Gaetano, 4 anni; Costanzo Magrelli, 5 anni e 10 mesi; Marco Mariano (classe 1976), conferma a 6 anni; Raffaele Mariano, conferma a 8 anni; Salvatore Mariano, conferma a 6 anni; Antonio Masiello, conferma a 6 anni e 4 mesi; Armando Perrella, conferma a 6 anni e 4 mesi; Vincenzo Ricci, conferma a 8 anni e 8 mesi; Mario Tortora, 4 anni e 6 mesi; Antonio Castaldo, conferma a 4 anni; Edoardo De Crescenzo, conferma a 6 anni e 8 mesi; Antonio Festa, conferma a 2 anni; Fabio Mariano, 6 anni; Marco Mariano (classe 1955), 10 anni e 8 mesi; Maurizio Overa, 8 anni; Maria Quinzio, 4 anni e 6 mesi; Ciro Romano, conferma a 6 anni; Tobia Stile, conferma a 2 anni; Mario Tortora, 4 anni e 6 mesi. Chiesta la conferma dell’assoluzione per Giancarlo Flaminio, Giuseppe Passaro, Carlo Rossi ed Emanuele Sorio. Per quanto riguarda invece Ciro Mariano e Patrizio Franco, entrambi assolti in primo grado, il pm ha chiesto rispettivamente 14 anni e 6 anni di reclusione. Tra le accuse di cui gli imputati devono a vario titolo rispondere, oltre all’associazione di stampo mafioso, c’è quella di aver imposto prodotti alimentari ai commercianti del centro storico di Napoli e di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.