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Napoli –  Ha un volto e un nome il killer che giovedì notte ha esploso sei colpi di pistola nel cortile del pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini di Napoli (LEGGI QUI) cercando di uccidere un ragazzo che aveva ferito alle gambe, in un agguato pochi minuti prima.

Sarebbe stato identificato grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza, che non hanno inquadrato il suo volto ma la fisionomia, le movenze e la targa del mezzo sul quale si è spostato. Si tratterebbe di un ragazzo giovanissimo ma con un curriculum criminale alle spalle di tutto rispetto. Sarebbe stato infatti già protagonista di una sparatoria avvenuta tra la folla circa un anno fa, quella volta nella centralissima piazza Trieste e Trento, a poche decine di metri dalla Prefettura e da piazza del Plebiscito, per un regolamento di conti tra giovanissimi di quartieri confinanti, ma nemici tra loro.

Secondo gli inquirenti sarebbe lui il killer che avrebbe prima colpito il 23enne Vincenzo Russo con due colpi di pistola alle gambe e poi lo avrebbe inseguito fin dentro l’ospedale per finirlo. Il killer vestito di nero, che tanto ricorda il sicario che invece ha ferito tra la folla di piazza Nazionale la piccola Noemi, è ritenuto uno dei nuovi boss emergenti dei Quartieri Spagnoli, un dedalo di vicoli a ridosso della zona dello shopping di Napoli dove è in corso una guerra per il controllo delle fiorenti piazze dello spaccio di cocaina e della micidiale amnèsia, la marijuana inondata di metadone, che crea dipendenza ed è molto usata tra i giovanissimi.