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Roma – Non sta portando frutti la “cura Ranieri” alla Roma. Chiamato per risollevare le sorti di una squadra in crisi, il tecnico capitolino affonda insieme alla sua squadra, travolta all’Olimpico dal Napoli.

Stiamo cercando di fare di tutto ma il momento è particolare. Abbiamo preso gol alla prima occasione e siamo riusciti a pareggiarla, non so come neanche io. Nel secondo tempo ci siamo ritrovati subito sotto. Gli altri corrono di più, è difficile aiutare questi ragazzi ma stiamo facendo di tutto“, è l’analisi dell’allenatore giallorosso dopo la debacle interna, “i ragazzi mi dicevano che si sono allenati poco, poi ci sono i tanti infortuni ma dovendo giocare non riuscivano a recuperare. Il giocare spesso ti consentiva almeno di avere il ritmo partita, adesso stiamo cercando di farli lavorare ma più di tanto non possiamo fare. Zaniolo è stato male venerdì notte e mi ha chiesto di non giocare ma non è una questione di singoli. Il Napoli è in fiducia e gioca bene, fa correre la palla e riescono a cambiare posizione bene in campo“.

Sembra tutto andare a picco in casa romanista ma Ranieri prova a darsi coraggio: “Da fuori certe cose si capiscono ma quando ci sei dentro ti sono più chiare. Stiamo cercando di aiutarli ma c’è di tutto, dall’aspetto fisico a quello mentale. La squadra ha qualità, alcuni giocatori purtroppo non sono al 100% come Manolas, De Rossi, Dzeko e Kolarov. A loro devo però solo dire grazie perchè ci sono voluti essere. Questo penso sia una segnale, si sono ricompattati e ci hanno messo la faccia. Siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo provare a portarla al meglio in porto“.

Nonostante gli evidenti problemi: “Gli altri arrivano prima, corrono di più. Non mi sono mai pentito di aver accettato, non potrei pensarla diversamente nei confronti della Roma. Adesso dobbiamo isolarci ma per fortuna tra due giorni si gioca ancora. Speriamo che queste partite ravvicinate siano allenati“.