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Napoli – Rapinatori in azione a Capodimonte, nel mirino dei balordi finisce stavolta il presidente della squadra dilettantistica Afro Napoli e della cooperativa Gesco, Antonio Gargiulo. Il 47enne è stato vittima di un violento raid mentre si trovava in auto in compagnia della moglie incinta al sesto mese. Il commando è entrato in azione, pistola in pugno, a bordo di uno scooter e, dopo aver terrorizzato la coppia, ha portato via tutto quello che poteva: telefonini, carte di credito, collanine.  
La rapina è avvenuta nella notte a cavallo tra sabato e domenica. Antonio Gargiulo si trovava al volante della propria Audi Q2 quando è stato avvicinato dai banditi in prossimità con l’incrocio di via Miano. Individuata la vittima da ripulire, il passeggero dello scooter ha estratto la pistola che aveva con sé e con il calcio ha subito sfondato il finestrino lato guida. In pochi istanti, con Gargiulo e la consorte sotto choc, i rapinatori hanno arraffato tutto il possibile. Dopo di che hanno fatto perdere le proprie tracce dileguandosi tra le tenebre di Capodimonte. Nelle scorse ore lo stesso Gargiulo ha affidato al proprio profilo social una riflessione sull’accaduto con tanto di selfie nel quale mostra la ferita riportata al volto: «Queste sono cose che ti succedono se vivi nella città più bella del mondo ma totalmente dimenticata dallo Stato. Questa città ha bisogno di interventi seri per il lavoro, per l’istruzione, per i servizi, per il sociale ed anche per la sicurezza, ma quella merda va solo in giro a fare i selfie ed a fare la sua continua campagna elettorale. Questa volta è capitato a me ed a mia moglie, niente di grave, ne succedono tante molto ma molto più gravi. Solo una rapina con aggressione e tanto spavento, di sabato alle 21 a Capodimonte. In tutta la zona non c’era una volante e gli uffici per fare la denuncia erano chiusi». L’ennesima storia di Malanapoli.