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Milano – Si è consegnato lo scorso 22 ottobre nel carcere di Poggioreale a Napoli G.V., 33enne ricercato per il tentato furto di un ‘Patek Philippe’ da 38mila euro in piazza della Repubblica a Milano, nel settembre 2020, insieme ad altri due componenti della sua banda, ritenuti dei “trasfertisti” dei Rolex e già finiti in carcere nelle scorse settimane.
L’uomo, difeso dall’avvocato Simone Ciro Giordano, quel giorno era a bordo di uno scooter insieme al 37enne Antonio Zinno, finito in manette un anno dopo il tentato colpo, il 7 ottobre 2021. A bordo dell’altro scooter, che si è schiantato per terra dopo che l’automobilista che era stato derubato lo ha inseguito con l’auto, c’era il 47enne Espedito Torino, fratello di Ciro detto ‘Dollaro’, già noto alle forze dell’ordine e alle cronache per altri episodi simili nel 2009 e nel 2016.
L’indagine è coordinata dalla pm Elisa Calandrucci e dall’aggiunta Laura Pedio e condotta dalla Squadra mobile di Milano.
Dopo lo schianto, Torino viene trovato in possesso, insieme ad altri effetti personali, di un cellulare con tre numeri in rubrica, di cui due riferibili proprio ai due complici, e del telecomando di un cancello elettrico. Gli agenti della mobile guidati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Francesco Giustolisi, riescono così a identificare un box a Cusano, nel milanese, in cui trovano due scooter e dei caschi su cui erano presenti delle tracce di dna dei tre uomini.
I tre sono anche ritenuti responsabili della tentata rapina di un lussuoso orologio di un imprenditore e noto proprietario di un locale milanese a bordo di una Ferrari, sempre nel settembre 2020 in via Edolo e, una settimana prima, di un altro assalto, sempre per rubare un orologio, a un manager discografico in Foro Bonaparte.