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Cinque debuttanti assoluti come capilista, e un appello anti astensionismo. “Chiedo al popolo di andare a votare” dice Roberto Fico, presentando la sua lista personale in un hotel del centro di Napoli. Una novità, non la sola, per il mondo 5 Stelle. Ma forse Fico è già oltre l’universo pentastellato. “È una lista, come vedete anche dal simbolo – spiega -, che rappresenta il mio percorso e credo poi il percorso di tanti”. La scritta gialla è di grillina memoria, ma è impressa su fondo blu. Il nome “Fico” campeggia in grande. Più ridotte (e in bianco), quelle “Roberto” e “Presidente”, assieme a un’immagine stilizzata della Campania. “Il dialogo è la costante di tutto” ripete l’ex presidente della Camera, se gli chiedono ancora dei rapporti con De Luca.

Fico si trincera dietro frasi rassicuranti e calma zen. Anche quando gli domandano del codice etico, altro nodo di coalizione, per le candidature con problemi giudiziari. “Ci sono dei casi che stiamo analizzando” spiega. “Ma uno dei risultati che abbiamo già raggiunto – aggiunge – è che, mettendo dei paletti, alcune persone hanno scelto da sole di andare dall’altra parte”. Non fa nomi, lasciando tutto all’immaginazione. Intanto, Fico si coccola i suoi capilista. Volti e storie simbolici. Ma nella “lista del presidente”, a macinare consensi sarà gente come Nino Simeone e Carlo Migliaccio. Sono antichi marpioni in rampa di lancio, direttamente dal consiglio comunale di Napoli. A Napoli sono candidati pure Rossella Solombrino, segretario nazionale del Movimento Equità territoriale; gli ex deputati Pd Simone Valiante e Luigi Famiglietti; l’attivista Davide D’Errico, fondatore del ‘Vicolo della cultura’; il giurista e attivista Lgbtqai+ Salvatore Simioli, già vicepresidente nazionale di Arcigay; l’ex consigliere comunale Enzo Varriale. Nei prossimi giorni saranno presentate le liste del candidato presidente anche nelle altre quattro province.

I CAPILISTA
Questi i capilista di “Fico Presidente” per circoscrizione. Napoli: Giovanni Russo, 44 anni, ha dedicato la sua vita alla cooperazione internazionale e a quella sociale, occupandosi in particolare del contrasto alla violenza di genere. Oggi è direttore della Masseria Antonio Esposito Ferraioli di Afragola, bene confiscato alla camorra. Salerno: Alfonso Annunziata, avvocato e fondatore della sezione Anpi di Scafati, città’ Medaglia d’oro alla Resistenza. Caserta: Virginia Anna Crovella, operatrice sociale dal 2013 con esperienza nell’accoglienza dei rifugiati. Avellino: Maria Laura Amendola, giornalista, scrittrice e attivista dell’Alta Irpinia, fondatrice dell’associazione ‘Io Voglio Restare in Irpinia’, per contrastare lo spopolamento delle aree interne; Benevento: Francesco Fiorillo, docente universitario di Unisannio, geologo, esperto di cura del territorio e delle sue fragilità. “Di candidarmi me l’ha chiesto Fico – spiega Fiorillo -: voglio mettere a disposizione della Regione e soprattutto delle aree interne la mia esperianza di questi anni all’università, in specie sui temi di carattere ambientale”.