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Napoli – “Aspetto la sera del 21 settembre per contare i voti veri e saranno sorprendenti anche in Campania” così Matteo Salvini è intervenuto oggi a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio.

Il leader del Carroccio si aspetta infatti un riscontro positivo dalle elezioni regionali in Campania, dove per la prima volta in assoluto compare il simbolo della Lega sulle schede elettorali.
I voti veri saranno sorprendenti” ha detto il capo politico ma, stando a vedere i precedenti, sembra quanto meno ardua la missione del capitano nella terra di Vincenzo De Luca.

Se oggi la Lega è senza dubbio il partito di punta del centro destra in Italia tutt’altra cosa si può dire per la Campania dove i leghisti continuano a pagare i trascorsi del partito nato per dare l’indipendenza alla “Padania”.

Caso emblematico è il candidato governatore per il centrodestra, Stefano Caldoro, un berlusconiano doc che pur lasciando Forza Italia ha preferito candidarsi con Giorgia Meloni piuttosto che presentarsi alle regionali campane sotto il simbolo di Alberto da Giussano.

Di sorprese per i leghisti campani negli ultimi tempi ce ne sono state davvero poche con i candidati del carroccio che, ad ogni passerella elettorale, vengono accolti più dai contestatori che dai simpatizzanti.

Solo l’ultimo caso si è registrato settimana scorsa nel quartiere Vomero a Napoli, dove alcuni candidati della Lega in Campania, intenti a far una passarella elettorale nel mercato di Antignano, sono stati letteralmente cacciati da cittadini ed operatori mercatali al grido di “Qui non vi vogliamo”. Tra questi vi era presente anche l’ex coordinatore del carroccio in Campania e tra i promotori di Noi con Salvini Napoli, Gianluca Cantalamessa.

Non va meglio neanche per la campagna social, strumento in cui proprio Salvini primeggia in termini di propaganda sul web. Dove il candidato del Carroccio campano, Severino Nappi, è stato recentemente al centro di numerose polemiche per aver postato una frase del celebre Luciano De Crescenzo coronandola con i simboli del partito ormai ex secessionista. Il caso, manco a dirlo, ha indignato l’intera città, in primis proprio i familiari del Prof Bellavista.

Ma per capire che sarà davvero dura per i leghisti in Campania basta vedere gli ultimi numeri delle tornate elettorali in questa terra, dove la Lega ha sempre registrato numeri a ribasso dispetto la sua media su scala nazionale.

Alle scorse elezioni europee del 2019 la Lega, che su scala nazionale registrava un netto 34.3%, in Campania arriva ad uno sciapo 19% quasi alla pari con il Pd nel suo momento peggiore. Mentre andò addirittura peggio alle politiche del 2018 quando la Lega campana tra Camera e Senato sfiorò solo il 5%, numeri in netta controtendenza a quelli della Lega su scala nazionale che arrivò ad un sorprendente 19%, ma nonostante ciò i suoi consensi in Campania rimasero molto bassi.