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Napoli – Dopo le richieste di rettifica, relative allo scioglimento ‘fake’ dell’Asl Napoli 1 Centro, Report ha eliminato temporaneamente l’inchiesta sulla sanità campana, andata in onda lunedì scorso, dal sito di Rai Play. Dopo alcune ore il servizio è stato pubblicato nuovamente ma senza gli ultimi trenta secondi, quelli in cui il conduttore Sigfrido Ranucci annunciava lo scioglimento dell’Asl per infiltrazioni di camorra. Una notizia in realtà già smentita nei giorni scorsi dallo stesso ministero dell’Interno.

Lo stesso Ranucci, in un lungo messaggio sui social, ha chiesto scusa per aver “divulgato un’informazione sbagliata” anche se “l’infiltrazione è stata provata e documentata dai magistrati”. Circostanza tuttavia che non giustifica l’annuncio in diretta di un fatto che ancora deve accadere e che è stato smentito dallo stesso dicastero presieduto da Luciana Lamorgese, chiamato a pronunciarsi sulla questione. 

Vorrei rassicurare tutti. Non c’è alcun mistero sull’inchiesta andata in onda lunedì scorso sulla sanità campana. Ho dichiarato in uno studio che il ministro dell’Interno aveva dato il via allo scioglimento dell’Asl Napoli 1 per infiltrazione camorristica. Richiesta che avrebbe comunque dovuto passare, in base alla legge, il vaglio del consiglio dei Ministri. Ho dato un’informazione non esatta, perché il ministro Lamorgese sta ancora valutando. Come sempre quando Report sbaglia ammette il suo errore. Ho sbagliato e chiedo scusa ai telespettatori e come da legge ne darò conto nella prossima puntata. Per questo ho chiesto che venisse corretta l’informazione in puntata e sul nostro sito sito, perché non continuasse ad essere divulgata un’informazione sbagliata”.

Ranucci tuttavia sottolinea che “quello che è stato un gesto di correttezza deontologica è stato strumentalizzato. Questo è quanto vi devo. Ma per completezza d’informazione, e per questo non vorrei disturbare i sogni di chi alza cortine fumogene evocando solo la fake news, che i fatti riportati nella relazione della commissione che sono in attesa della firma del ministro, riguardano l’indagine della procura di Napoli, e che purtroppo è confermata nella sua gravità. Per rinfrescare la memoria di chi tenta invece di offuscarla ricordo le parole del procuratore capo Melillo su quanto trovato nell’ indagine sulla Asl Napoli 1: “I giudici hanno riconosciuto l’esistenza di una associazione mafiosa denominata Alleanza di Secondigliano; è documentato il controllo mafioso al di là di ogni capacità personale di immaginazione, addirittura di una struttura sanitaria, l’ospedale San Giovanni Bosco, diventata una sorta di ‘sede sociale’ dell’organizzazione mafiosa. Un luogo nel quale gli uomini del clan Contini controllano ogni aspetto, anche minuto, del funzionamento dell’ospedale: dalle forniture, alle assunzioni nelle ditte appaltatrici, persino le relazioni sindacali passano per la mediazione camorristica. Tutto quello che è documentato in questa ordinanza di custodia cautelare è stato realizzato senza che denunce di sorta arrivassero alle autorità”. Questa è l’infiltrazione provata e documentata dai magistrati. Se poi questo è sufficiente per firmare uno scioglimento, appartiene a una decisione politica”.