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Napoli – Riccardo Monti lunedì darà vita ad una nuova associazione: “Sud, perchè no?”. In una intervista apparsa questa mattina sulle pagine napoletane de Il Riformista, l’imprenditore già alla guida di Italferr e di Ice, ha spiegato che vorrà essere una fucina di idee.

Il luogo del dibattito che costruisce una società che unisce e non divide, che ragiona senza urlare. Nascerà nel fermento della cultura liberale, riformista ed europeista“, ipse dixit.

Sta di fatto che il passaggio più rivelatore dell’intervista data al giornale di Sansonetti, Monti l’ha fatto segnare quando, alla domanda di Aldo Torchiaro su Gaetano Manfredi, candidato in pectore del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle, ha risposto: “Per fare il sindaco, diceva Rutelli, ci vuole una squadra di cento persone. Io mi ispiro a Rutelli e mi metto a disposizione anche di Manfredi“.

Ora: dato che Riccardo Monti è uno dei nomi di punta più vicini a Stanislao Lanzotti, l’ex coordinatore cittadino di Forza Italia impegnato nella costruzione della lista “Forza Azzurri”, viene facile pensare che il suo sia stato il definitivo segnale per far compiere alla lista degli ex berlusconiani il passaggio di campo definitivo. Non più a sostegno del candidato del centrodestra (sempre in pectore) Catello Maresca che avrebbe ceduto e deciso di farsi sostenere dai partiti classici di quell’area politica (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia), cosa inaccettabile per i Lanzotti boys. Ma a sostegno del centrosinistra di Gaetano Manfredi.

Alla domanda de Il Riformista su Maresca, Monti, a differenza che per quest’ultimo, ha speso, infatti, solo poche parole. Glaciali, per di più: “Fare il magistrato è un’altra cosa, i ruoli non vanno confusi“.