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Napoli – Rimproverare l’incivile di turno a Napoli e dintorni può costare molto caro. Ne sa qualcosa il giovane automobilista che ieri sera è stato letteralmente massacrato a calci e pugni per il solo fatto di aver ripreso un uomo che, proprio al suo passaggio, stava abbandonando dei sacchi di spazzatura sul marciapiede, dunque non nei cassonetti e, soprattutto, in una zona in cui era assolutamente vietato farlo.
 
La feroce aggressione è avvenuta poco dopo le 20 di ieri in via San Domenico, nel comune di Volla. Il giovane stava raggiungendo il piazzale nel quale aveva appuntamento con alcuni amici per trascorrere insieme la serata, quando ha notato che un uomo di circa 50 anni stava sversando dei rifiuti in strada. A quel punto, senza scendere dall’auto, il ragazzo, napoletano da alcuni anni trasferitosi all’esterno, ha richiamato il malintenzionato, facendogli notare che quello che stava facendo era un gesto indegno di una società civile. In pochi istanti è scoppiato il finimondo. L’uomo si fiondato contro il giovane e, senza proferire parola, ha aperto la portiera e ha cominciato a picchiarlo a calci e pugni. Dopo alcuni secondi, mentre la vittima era ancora intrappolata all’interno della vettura, sono arrivate sul posto altre due persone, conoscenti dell’aggressore, che a loro volta hanno picchiato selvaggiamente il poveretto. A sventare la tragedia ci hanno quindi pensato gli amici del ragazzo che, resisi conto di cosa stava accadendo, hanno messo in fuga la gang. Scattata la corsa verso il vicino ospedale Villa Betania di Ponticelli, la vittima è stata medicata per le contusioni riportate a collo, torace e gambe, e dimessa dopo qualche ora con una prognosi di dieci giorni. L’episodio è stato oggetto di una circostanziata denuncia presentata oggi in Questura. Sul caso indagano adesso i poliziotti del commissariato di zona.
 
La vicenda ha intanto catturato l’attenzione del consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che stigmatizza il tutto con parole infuocate: «L’episodio dimostra come inciviltà e atteggiamenti camorristici vadano a braccetto. Esiste un substrato della popolazione che è assolutamente avulso dalle regole del vivere civile sia sotto il profilo del rispetto delle regole che dal punto di vista della pacifica convivenza col prossimo. Da parte nostra – conclude il consigliere – auspichiamo una severa punizione per i responsabili di questa aggressione, qualora le indagini confermino il contenuto della denuncia».