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La tensione è alle stelle a Miano dove i cittadini hanno organizzato una raccolta firme proprio davanti la caserma Boscariello, dove dovrebbero trovare ospitalità i circa 300 rom che verranno sgomberati dal campo di Scampia. Non ci stanno i residenti a dover accogliere sul loro territorio, già martoriato dalla camorra, dalla mancanza di occupazione, dai problemi sociali, la comunità rom.

I CITTADINI ANNUNCIANO LE BARRICATE – Dopo un sit – in durato circa 5 ore, una delegazione di manifestanti è stata accolta dall’assessore alle Politiche Sociali, Roberta Gaeta. “All’assessore – spiega Raffaella Apreda, portavoce del comitato Miano Protagonista – abbiamo esplicitato le nostre richieste dopo aver consegnato già una petizione popolare. Trecento rom sono troppi per la caserma Boscariello e per il quartiere, chiediamo che sia ospitato un numero inferiore di nomadi e che i restati vadano in altri quartieri della città”.
L’assessore Gaeta si è detta disponibile ad avere un nuovo incontro con il comitato già questo giovedì dopo un nuovo comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza incentrato sulla questione rom e già convocato dalla prefettura di Napoli. “Giovedì ci aspettiamo una risposta più concreta e per due giorni la caserma Boscariello sarà ancora presidiata dai cittadini. Domani mattina alle 10 – conferma la portavoce di Miano Protagonista – saremo nuovamente in presidio con tanti cittadini fuori alla Boscariello. Non ci arrendiamo”.

L’INQUINAMENTO – Intanto è cessato l’effetto inquinante determinato dall’incendio del campo rom di Scampia. Lo rende noto l’Arpac. I dati rilevati dalla strumentazione, negli ultimi tre giorni, descrivono una situazione di inquinamento ambientale generata solo dal consueto traffico veicolare urbano. In sostanza non si ravvisano più effetti sulla qualità dell’aria riconducibili all’incendio avvenuto. L’Agenzia ha tenuto sotto controllo la zona con due laboratori mobili: il primo è stato installato il 30 agosto presso le pertinenze del deposito Asia adiacente al campo rom. Successivamente è stato installato altro laboratorio mobile, nelle aree di pertinenza della scuola Ilaria Alpi, a circa 200 metri dalla zona dell’incendio. Le rilevazioni di entrambi i mezzi, aggiornate a oggi (5 settembre), confermano l’ormai cessata fase di crisi di inquinamento dell’aria legata all’evento del 27 agosto.