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Convivere con una malattia mentale, anche seria, si può; con gli strumenti giusti, attraverso un lavoro di prevenzione e rivolgendosi a professionisti, è possibile reinserirsi nel mondo del lavoro e, soprattutto, recuperare una vita soddisfacente. È questo il messaggio che intende veicolare il Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo attraverso il programma “A Beautiful Mind” che sarà presentato lunedì 25 ottobre alle 20.30 all’Hotel Royal Continental di Napoli.

Realizzato in collaborazione con l’Associazione Progetto Itaca Onlus, si pone come obiettivi principali: raccontare cos’è e come prevenire il disagio psichico; quali sono le leggi che esistono a tutela dei disabili psichici e come ricollocarli a livello lavorativo; potenziare il centro di ascolto della onlus Itaca. Particolare attenzione sarà rivolta, inoltre, ai familiari delle persone colpite da malattia, spesso lasciate sole ad affrontare momenti ed esperienze molto gravose. 

All’evento interverranno, tra gli altri: il presidente del Club, Avv. Fulvio De Angelis; il presidente di Itaca Fabio Pignatelli della Leonessa e la vicepresidente Mariella Mucci; il Past President Vincenzo Barretta. 

L’iniziativa si riallaccia a quanto realizzato dal Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo lo scorso anno con il progetto “Action for Depression”: in quell’occasione fu l’allora presidente Barretta a farsi promotore della tutela della salute mentale con l’obiettivo di sconfiggere lo stigma che ancora esiste nei confronti delle persone ammalate, intervenendo concretamente in loro aiuto. 

Oggi il presidente in carica, Fulvio De Angelis, ha scelto di ritornare su quegli argomenti, intensificando l’impegno del club. Le esperienze pregresse, infatti, hanno dimostrato che, anche nelle situazioni più difficili, le persone con sofferenza mentale, trattate precocemente e in maniera corretta, nel 70% dei casi migliorano e nel 50% addirittura guariscono. Lo scopo, pertanto, è far sì che parole come “schizofrenia”, “disturbo bipolare”, “depressione maggiore” possano smettere di fare paura.