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Momenti di vero e proprio terrore a Napoli, dove un 46enne ha sequestrato e minacciato i dipendenti del distretto sanitario dell’Asl del quartiere Barra-Ponticelli perché, a suo parere, le sacche per il catetere che gli erano state consegnate per la madre malata “erano pessime”.
L’uomo, Salvatore Cataffo, è stato arrestato dai carabinieri ed è ora in attesa di giudizio: i militari dell’arma e la Procura gli contestano i reati di tentata rapina e sequestro di persona.
Per introdursi, verso l’orario di chiusura, nei locali dell’Asl che si trovano in via Ammendola, Cataffo ha aggredito la vigilanza.
Dopo essersi intrufolato ha preteso dal personale medico-infermieristico presente delle sacche per catetere di qualità migliore. Uno dei dipendenti, per risolvere la diatriba, si è anche recato in farmacia per comprargliele di un altro tipo, pagandole di tasca propria. Ma neppure questo gesto è riuscito a calmare il 46enne che ha reagito lanciandole in faccia a un medico. Poi ha preteso un buono per acquistarsele da solo e quando il dirigente si è rifiutato ha rincarato la dose di violenze: ha raccolto tutti i presenti e li ha rinchiusi in un ufficio dopo avere preso a pugni il vigilante reo di essersi “messo in mezzo”. Infine li ha minacciati tutti gridando “da qui non esce nessuno”, “prendo la benzina e vi brucio tutti”. Per fortuna i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli, allertati dai dipendenti sequestrati, sono arrivati in pochi minuti e l’hanno bloccato.
Secondo l’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate“, che da anni denuncia sulla sua pagina Facebook le angherie a cui è esposto il personale sanitario, ricorda, in un post, che si verifica “una aggressione ogni 6 giorni nel territorio di Napoli”.
Non solo. “Se uniamo i dati del capoluogo a quelli della provincia – commenta l’associazione presieduta dal dottore Manuel Ruggierosi parla di una aggressione ogni 3 giorni tra Napoli e provincia, numeri che restano allarmanti”. Sempre ieri pomeriggio, e sempre nel quartiere Ponticelli della città, ma stavolta nell’Ospedale del Mare, è accaduto un altro episodio di violenza, anche più grave. A denunciarlo è stata di nuovo l’associazione: un 30enne con problemi psichici ha sferrato un morso sulla mano di un infermiere tranciandogli di netto un dito e ha colpito con un pugno al volto un’infermiera. E’ l’aggressione numero 57 del 2023 subita dai sanitari dell’Asl Napoli 1.