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Napoli – Con l’avvio delle attività in urgenza con l’Ati che si è aggiudicata l’appalto per la sostituzione dei sediolini del San Paolo di Napoli, ha preso il via la macchina che consentirà alla Mondo, capofila dell’associazione temporanea di imprese vincitrice della gara, di essere operativa nel giro di qualche giorno. La Mondo – si apprende dalla struttura commissariale che organizza l’Universiade di Napoli – si è impegnata a presentare entro fine settimana un cronoprogramma che preveda la fine dei lavori entro il 29 giugno e a consegnare il progetto esecutivo definitivo del nuovo San Paolo secondo le indicazioni che sono uscite dal tavolo tecnico per uno stadio azzurro nei settori superiori e pixellato con sfumature di altri colori nei settori inferiori.

La prossima settimana la firma del contratto metterà tutto nero su bianco. Con la presentazione del progetto – si apprende – la Mondo indicherà anche quali sono i settori dello stadio sui quali si potrà lavorare prima del 20 maggio, vale a dire prima della fine del campionato di calcio, e dopo l’ultima partita del Napoli in casa. Il passaggio di oggi, con la messa in moto dell’iter procedurale, consente alla Mondo di partire con l’ordine dei materiali e di guadagnare qualche giorno prezioso. La Mondo ha garantito per iscritto che possono montare 6.000 sediolini al giorno e lavorare in tre turni anche nel week-end. I nuovi sediolini per l’Universiade, saranno di diversi modelli a seconda del settore, ma dovranno sostenere il peso di persone che potranno saltare e saranno anche a prova di fumogeni. A far inserire questa particolare e singolare prescrizione all’azienda aggiudicataria è stato il professor Edoardo Cosenza, presidente dell’Ordine degli Ingeneri di Napoli, nonché presidente della Commissione aggiudicatrice della gara.

Rivendere i sediolini dismessi del San Paolo a prezzi popolari e con una targa personalizzata. E’ l’ultima idea che si sta prendendo in considerazione per ciò che riguarda la sostituzione degli stessi che avverrà all’impianto di Fuorigrotta. Montati poco prima dei Mondiali del 1990, si sta provvedendo alla loro sostituzione e, secondo quanto dichiarato dall’assessore Borriello, l’idea di rivenderli come cimelio non sarebbe così male.