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Napoli – Duilio Poggiolini, l’ex direttore generale del ministero della Sanità, e altri otto imputati sono stati assolti “perché il fatto non sussiste”, nel processo sulle morti di pazienti emofiliaci causate da virus contratti dopo trasfusioni di sangue infetto dopo venti anni dall’avvio dell’inchiesta. Erano accusati di omicidio colposo plurimo per la morte di otto persone, l’ultima deceduta nel 2011. Oltre a Poggiolini, imputati anche un ex infermiere e i dipendenti di un’azienda specializzata nella raccolta e il trasporto di sangue. L’avvocato Luigi Ferrante aveva chiesto l’assoluzione ritenendo che non ci fosse un nesso di causalita’ tra i decessi e il contagio. Anche il pubblico ministero Lucio Giugliano aveva chiesto l’assoluzione e a nulla sono valse le tesi delle parti civili, sostenute dagli avvocati Stefano Bertone ed Ermanno Zancla.