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E‘ il momento del dialogo, ‘Il Muro del Silenzio’ rappresenta l’incomunicabilità politica ed istituzionale che si registra fra l’associazione e la Regione Campania, nella persona del Commissario De Luca”. Cosi Pierpaolo Polizzi, presidente Aspat (Associazione Sanità Privata Accreditata Territoriale) commenta una vignetta, preparata dall’associato maestro Angelo Sasso, che anticipa un video di spiegazione e riflessione.
Se De Luca, commissario della sanità da due anni, avesse dato ascolto alle nostre istanze si sarebbero evitati errori, ritardi ed un pletorico contenzioso. L’ultima sentenza del Consiglio di Stato apre una questione delicata che necessita di un approccio diverso da parte della P.A.” sottolinea Polizzi in riferimento alla pronuncia di Palazzo Spada.
La pronuncia del Giudice di Appello, infatti, nel riferirsi al biennio 2018-19, fa chiarezza sulla intera questione in quanto stabilisce che non risulta, allo stato, essere stata disposta da parte della Pubblica Amministrazione una analisi del fabbisogno prestazionale per le succitate annualità. Una vicenda iniziata giusto un anno fa, allorquando l’ASPAT, in uno ad alcuni Centri Associati, avviò un ricorso presso le Autorità giurisdizionali per la mancata adozione del fabbisogno prestazionale, attualizzato ai LEA, propedeutico alla fissazione dei tetti di spesa, secondo quanto stabilito da normativa, Decreti Commissariali e Piani Attuativi.
Secondo il Consiglio di Stato “l’atto di determinazione del fabbisogno è atto amministrativo doveroso, obbligatorio autonomo ed indipendente dall’atto di determinazione dei tetti di spesa e degli schemi di contratto e che, conseguentemente, il Commissario ad Acta De Luca dovrà provvedervi, entro 90 giorni, con espresso avviso che in difetto sarà nominato un Commissario con poteri sostitutivi”.
Non voglio brandire la sentenza ma rilanciare un metodo. Bisogna dialogare per superare i problemi, bisogna ascoltare chi è in trincea e conosce le criticità. Non è possibile – dice Polizzievitare il confronto con esperti del settore che possono apportare solo idonee e vantaggiose soluzioni per i cittadini assistiti e la parte pubblica.
A Roma con la Federazione FenAspat (all’interno di una confederazione con oltre 60mila imprese) dialoghiamo con il Governo. Il nostro Presidente Guido D’Amico ha partecipato ai recenti tavoli con il premier Conte ed i vice Salvini e di Maio. Bisogna fare lo stesso, non vogliamo protestare ma promuovere riflessioni e soluzioni. Per iniziare De Luca abbatta il muro”.