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NAPOLI – “Napoli è una città senza gru, senza cantieri importanti. Ma solo con dei ponteggi eterni, senza nessuno che ci lavora“. Gaetano Manfredi scattava questa fotografia all’inizio della sua avventura a Palazzo San Giacomo.

E l’emblema di quanto andava dicendo il sindaco era a San Martino, dove, da anni, una gru esisteva. Ma senza servire alcun cantiere, solo per degradare il panorama di uno dei luoghi più suggestivi e romantici di Napoli tanto da ispirare un verso memorabile a Pino Daniele: “Da San Martino vedi tutta quanta la città/col mondo in tasca e senza dirsi una parola/io ti ricordo ancora”.

Fatto sta che, da oggi, finalmente, quel luogo è libero: la gru allestita più di 10 anni fa per un cantiere fantasma è stata rimossa.
 
Finalmente, dopo oltre due lustri di segnalazioni e denunce, l’area del cantiere abbandonato nei pressi di quello che era l’unico albergo della zona è stata liberata”, ha annunciato Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari.
 
A due passi dal Museo e dalla Certosa di San Martino nonchè all’ombra di Castel Sant’Elmo, si potrà stare più tranquilli ad ammirare il panorama anche nelle giornate di forte vento, quindi: “La torre della gru rimossa oscillava paurosamente, mentre il lungo braccio girava su stesso”, ha ricordato Capodanno.
 
Per il quale, in ogni caso, la rimozione della gru deve essere considerato solo un primo risultato: “Adesso aspettiamo la riparazione dell’area del belvedere e che venga rimosso anche il puntellamento posto lungo il muro di contenimento nei pressi dell’ingresso al castello”.
 
Lungo questo muro, Capodanno ha ricordato che c’erano “i locali adibiti ad alcune attività artigianali, come quelle dei “corallari”, che hanno contribuito non poco in passato a far conoscere l’area di San Martino in tutto il mondo. Perchè non si effettuano i lavori di ripristino necessari per eliminare la struttura che ora la copre?”.