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Napoli – Mattia Santori non ha alcun dubbio: “Noi siamo i partigiani del nuovo millennio”.  Il leader della Sardine (ormai si sente già il Sandro Pertini del nuovo millennio) spiega così – in un’intervista al Corriere della Sera – il senso della nascita del Movimento. 

Però balbetta sul flop delle Sardine al flash mob di Scampia a Napoli: “Li’ era previsto l’arrivo di Salvini. Ma il leader della Lega ha poi cambiato idea e il presidio ha perso significato”.

“Stiamo avviando una seconda fase, ma le piazze non le abbandoniamo. Anzi, dal 10 al 20 febbraio toccheremo tantissime citta’ e faremo grandi manifestazioni a Roma (il 16), Napoli (il 18) e Lecce (il 19). Faremo una staffetta con Tina, la Sardina di 40 metri che abbiamo mostrato in piazza San Giovanni e che ha preso il nome dalla partigiana Costa. Perche’ per noi l’antifascismo e’ un tema fondante”-  continua Santori nell’intervista.

Quanto alla fisionomia che assumera’ il movimento, spiega: “L’ipotesi e’ di dare vita ad una associazione con forte radicamento territoriale e una struttura di sintesi a livello nazionale. Io leader? Lo decidera’ l’assemblea di Scampia”. Santori assicura anche che gli incontri col premier Conte e con il segretario Pd, Zingaretti, avverranno. Che cosa chiederete al governo? “A Provenzano e Boccia una riflessione sul progetto di autonomia differenziata. Rischia di penalizzare proprio le regioni del Sud”.