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Cinque poliziotti penitenziari feriti e contusi venerdì nel carcere napoletano di Secondigliano: lo affermano Raffaelle Munno e Donato Vaia, segretari del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, secondo cui “un detenuto con problemi psichiatrici si è barricato nell’Infermeria, rifiutandosi di tornare nel proprio reparto. Cinque i poliziotti feriti, due con fratture del mignolo e del dito medio e più di 20 giorni di prognosi”.
I sindacalisti esprimono “preoccupazione” per questo ennesimo grave evento critico che si è verificato in un carcere della Campania e, pur rinnovando il “plauso del Sappe al personale dell’Istituto di Secondigliano che ha saputo gestire con fermezza e professionalità la situazione”, chiamano in causa “chi ha ruoli di responsabilità regionale dell’amministrazione penitenziaria. Non si può continuare a restare inerte”, concludono.
“I responsabili delle violenze in carcere devono essere assolutamente puniti. Se sono detenuti stranieri, devono essere subito espulsi dall’Italia: se invece sono connazionali, devono finire di scontare la pena in un’isola, magari riaprendo Pianosa e l’Asinara. E se, come nel caso di Secondigliano, si tratta di un detenuto con problemi psichiatrici, ebbene si riaprano gli Ospedali psichiatrici giudiziari”, dice Donato Capece, segretario generale del Sappe.