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NAPOLI – “Qui a Napoli siamo pronti”. Marco Sarracino, il segretario del Pd Napoli, sfrutta l’ultimo minuto del suo intervento all’assemblea nazionale del Partito Democratico per dire a Enrico Letta che in pratica la missione è compiuta in vista delle elezioni comunali.

“Finalmente siamo tornati ad essere il primo partito cittadino. Abbiamo un programma unitario. Abbiamo una vasta coalizione allargata al Movimento 5 Stelle. Abbiamo un candidato unitario”.

Il nome, naturalmente, non lo fa. Ma a questo punto potrebbe davvero essere questione di giorni per ufficializzare la nomination dell’ex rettore della Federico II nonchè ex ministro del Conte 2 Gaetano Manfredi.

E’ il nome sul quale si ritrovano anche gli alleati dei 5 Stelle “con i quali abbiamo delle divergenze, certo. Ma se non ci fossero, staremmo nello stesso partito. E pensate cosa sarebbe stata la pandemia senza reddito di cittadinanza…”, fa presente Sarracino davanti allo stato maggiore dem.

Quello di Manfredi è il nome su cui hanno spinto finora anche la parte deluchiana del Pd e la stessa Italia Viva napoletana.

Ora i renziani, però, chiedono le primarie spedendo sul fronte Gennaro Migliore. E i deluchiani, con il numero 2 di Palazzo Santa Lucia Fulvio Bonavitacola, si mostrano gelidi.

Stamattina, alle domande siete favorevoli alle primarie a Napoli? Il nome di Migliore potrebbe essere un’opzione? O Manfredi rimane una soluzione unitaria anche per voi? Bonavitacola ha risposto con un dribbling: “Non ho nulla di interessante da dire”.