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Napoli – Basta fare lo “scaricabarile”: sulla scarsa progettualità legata al Made in Naples occorre un lavoro sinergico da parte di tutti, non solo delle istituzioni ma anche delle associazioni di categoria che spesso, invece, sono distanti. È questo, in sintesi, il pensiero di Iris Savastano, alla guida della commissione Cultura e Turismo della I Municipalità. In oltre tre anni di attività, con il suo impegno ha portato avanti diversi progetti legati al territorio (l’ultimo, “Prima Turismo”, nato con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le risorse campane, scadrà il prossimo 15 novembre, ndr.) e non ci sta a sentire dire che il supporto della classe politica non è abbastanza.

Perciò, in risposta a chi – come il membro dell’Accademia Nazionale dei Sartori, Raffaele Antonelli – appena ieri aveva lamentato un disavanzo strutturale in ambito artigianale, replica: “Tutti i soggetti che sono venuti in Municipalità hanno trovato, da noi, un riscontro fattivo: abbiamo già portato avanti un lavoro di formazione con tassisti e albergatori per migliorare l’accoglienza dei turisti con disabilità, abbiamo installato info point e ci siamo attivati in tante direzioni: questo sempre con la sola volontà di fare, senza nessun supporto economico. Ovvio che a questo dovrebbe seguire un minimo di risorsa economica, almeno per potere replicare certe iniziative. Cosa che non accade perché ‘dall’alto’, in questi anni, non è mai arrivato un euro”. Le logiche sottobanco di chi sfrutta i fondi destinati alle aziende artigianali locali per altro? Per la Savastano, sono molto lontane dalla realtà. “Le nostre attività sono fatti, non parole: abbiamo documenti, comunicati stampa e tutto il resto che dimostrano quanto ci adoperiamo per Napoli. Noi stessi, come consiglieri, abbiamo molti oneri e pochi onori ma stare a parlare di chi è la colpa non serve più, oggi occorre portare a casa i risultati”.

L’unica strada percorribile, dunque, è quella della collaborazione: “Il successo del Made in Naples è la visione dei processi di produzione, lo dico da sempre. Il sogno sarebbe quello di realizzare qui in città un percorso, o un luogo, nel quale il turista possa vedere come ‘si fa’ un prodotto: ormai si è perso il valore della manualità, dunque potrebbe essere davvero affascinante mostrarlo”. Fa eco il presidente di Municipalità, Francesco De Giovanni, che sulla faccenda parla chiaro: “Il Comune magari potrebbe impiegare la tassa di soggiorno turistico per organizzare una programmazione ad hoc o potrebbe mettere in rete le diverse associazioni di categoria attraverso un lavoro serio. Invece, si è riempito più volte la bocca con la parola Made in Naples ma si è fermato lì”.

A cura di Ornella d’Anna