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Napoli – Flash mob per pochi intimi quello che ha visto protagoniste giovedì pomeriggio, 6 febbraio, le Sardine napoletane a Scampia. L’iniziativa, originariamente organizzata in risposta a un incontro della Lega fissato (e poi annullato) in questa stessa giornata, ha visto la partecipazione di circa una trentina di persone. In contemporanea un’altra iniziativa di associazioni e comitati del quartiere napoletano che si sono infatti dati appuntamento al grido di “Jatevenne” nei confronti della Lega di Matteo Salvini.

Il flash mob delle Sardine, radunatesi davanti alla stazione della metro Piscinola-Scampia, ha visto la partecipazione di poche persone, tra cui Alex Zanotelli e due operai della Whirlpool di Ponticelli. A 300 metri di distanza l’altro flash mob, dove, assai più numerosi, si sono radunati i comitati degli abitanti delle Vele, di “Cantiere 167” e di altre formazioni sociali del quartiere, per un totale di circa 150 persone, che hanno poi dato vita a un corteo per le strade del quartiere.

Il flop dell’iniziativa delle sardine è probabilmente dovuto al rifiuto delle associazioni di quartiere, che non hanno voluto unire le due manifestazioni. “Non abbiamo nessun accordo con le Sardine – ha detto ai giornalisti Patrizia Mincione , di “Cantiere 167” – loro non ci sono nel quartiere”. All’accusa di mancanza di attività nel quartiere ha risposto uno dei leader delle Sardine napoletane, Bruno Martirani, che ha cercato di spiegare la mancanza di permeabilità delle Sardine nel tessuto associativo locale.

Sardine che questa volta non sono riuscite a moltiplicarsi né a nuotare in mare aperto: “Probabilmente abbiamo scelto una modalità di comunicazione sbagliata ritorneremo a Scampia per incontrare le associazioni del territorio prima della manifestazione di marzo” conclude Martirani.