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Scampia (Na) – Timido il sole torna a splendere sulle Vele di Scampia ma non per tutti. Solo pochi giorni fa è iniziata la fase conclusiva delle assegnazioni dei 60 alloggi popolari per quei nuclei familiari della Vela Verde che attendono dignità da troppo tempo. Gli assegnatari, ancora increduli ma molto emozionati, sono stati convocati nella sala Pignatiello di Palazzo San Giacomo per completare l’iter burocratico. Purtroppo, però, in quel mostro di cemento armato rimangono ancora interi nuclei familiari.

“E’ un momento molto importante per tutta la città – ha dichiarato l’assessore al Lavoro, al Diritto all’abitare e allo Sviluppo della città  Monica Buonanno  che vede finalmente l’orizzonte della riqualificazione del quartiere. La graduatoria prevista dalla delibera comunale del 2018, ha messo in elenco le persone secondo dei requisiti oggettivi: la loro storicità di residenza nelle Vele, la composizione del nucleo familiare, il reddito e l’eventuale presenza di invalidi”.

Il piano di risanamento “Restart Scampia”, finanziato con 27 milioni, prevede l’abbattimento di tre Vele e la riqualificazione del quartiere ristrutturando la Vela azzurra che ospiterà gli uffici della Municipalità. Un altro tassello molto importante sarà, invece, la nascita della facoltà di medicina e chirurgia per cui oggi il comune di Napoli ha ottenuto un mutuo di 861.748 euro da Cassa Depositi e Prestiti per coprire la quota di cofinanziamento del comune individuata nelle somme assegnate dal Patto per Napoli. 

Prima di vedere le Vele completamente vuote e ridotte in calcinacci dovrà passare ancora del tempo perché ci sono ancora delle famiglie tra quelle mura, senza contare gli abusivi. “Ci prendiamo carico dei nuclei familiari – ha assicurato l’assessore Buonanno – abitanti e censiti fino al 2015 che hanno diritto a un piano di mobilità e per il momento dovranno andare nella Vela Celeste. Solo così possiamo sgomberare l’intero edificio. La prima Vela a cadere sarà la Vela Verde, abbiamo 180 giorni di tempo da contratto con la ditta”. 

Ma mentre si attende, tra fine gennaio e inizio febbraio, il trasferimento degli assegnatari nelle nuove case popolari, rimangono ancora alcune famiglie costrette a vivere in un inferno senza fine. Le telecamere di Anteprima24 sono entrate in quegli edifici e hanno documentato il degrado e la sofferenza di una delle periferie più “buie” di Napoli, quella che veniva considerata la piazza di spaccio più grande d’Europa.