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Napoli – La protesta del trasporto pubblico locale non sfonda. L’Anm, Azienda napoletana mobilità, fa sapere che, in relazione allo sciopero di 4 ore proclamato oggi dalla sigla sindacale Usb, il blocco della circolazione ha interessato i soli impianti Funicolari di Chiaia, Montesanto e Mergellina, che hanno sospeso il servizio dopo l’ultima corsa delle 11 per riprendere regolarmente con la prima corsa delle 14,40. Regolare invece per l’intera durata dello sciopero il servizio della Funicolare Centrale, insieme alla Linea 1 metropolitana e alle scale mobili del sistema intermodale Vomero, che hanno funzionato per l’intera mattinata senza alcuna sospensione. Complessivamente l’adesione allo sciopero del personale delle funicolari in turno oggi è stata del 21 per cento circa (16 lavoratori su 75). In superficie ha infine circolato l’80 per cento dei bus programmati, con un’adesione del personale in servizio allo sciopero del 20,4 per cento.

Intanto proprio nell’ambito dello sciopero nazionale del tpl di 4 ore proclamato dall’Unione Sindacale di Base questa mattina è stato effettuato un flash mob davanti all’ingresso di Palazzo San Giacomo per denunciare e sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica sulle gravi problematiche che affliggono la Ctp, la società di trasporto pubblico che fa capo alla Città Metropolitana di Napoli, tra cui quelle legate ai continui ritardi nell’erogazione degli stipendi e alla scellerata volontà di affidare le linee a soggetti privati. L’Usb pur avendo in atto una procedura di raffreddamento e in attesa di essere convocati dal prefetto per conoscere la volontà politica sul reale futuro della Ctp, è riuscita a ottenere un incontro informale con il capo di gabinetto di piazza Matteotti, Pietro Rinaldi, il quale ha rappresentato che il salvataggio e rilancio dell’azienda, così come da piano industriale, è legato al riconoscimento delle indicizzazioni. Il capo di gabinetto ha inoltre assicurato, fanno sapere i sindacalisti, «che sarà convocato un tavolo istituzionale per condividere l’eventuale riorganizzazione del servizio e delle linee attualmente esercitate da Ctp in ambito metropolitano, senza escludere la possibilità di un subentro di aziende private, cosa che non ci convince affatto e su cui abbiamo manifestato il nostro totale dissenso».