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La Commissione di Garanzia ha deciso di colpire i sindacati dei trasporti di Napoli con una sanzione da 40.000 euro, accusando i lavoratori ANM di uno “sciopero occulto” il 28 e 29 marzo 2025.
USB respinge con forza queste accuse: le assenze erano per malattia certificata, non per iniziativa sindacale.

Ricordiamo che USB aveva proclamato regolarmente uno sciopero per domenica 30 marzo, raggiungendo adesioni altissime tra il personale interessato, come seconda azione di una vertenza già avviata con un precedente sciopero di 4 ore.
Le nostre richieste erano chiare e legittime:

1. pieno riconoscimento del rinnovo contrattuale per i lavoratori che, a seguito di selezioni interne, siano stati assegnati a mansioni con parametri più bassi di quelli precedentemente rivestiti;

2. potenziamento delle misure di prevenzione contro le aggressioni al personale;

3. miglioramento degli ambienti e delle condizioni di lavoro.

Se ci sono stati presunti comportamenti illegittimi da parte di singoli lavoratori, questi vanno accertati dagli organi preposti e non certo dalla Commissione di Garanzia, che non ha né il ruolo né la competenza per giudicarli.
Per noi l’unica forma di lotta resta lo sciopero, così come proclamato da USB nel rispetto delle normative di legge applicate al settore, che – ricordiamo – sono le più restrittive d’Europa in termini di preavviso, franchigie e durata.

È inaccettabile che si criminalizzi la difesa della salute e della dignità dei lavoratori, attribuendo ai sindacati responsabilità per assenze individuali e legittime.
Questo provvedimento è ingiusto e pericoloso: mira a intimidire chi lotta e a limitare il diritto di sciopero sancito dalla Costituzione.

USB si opporrà in tutte le sedi a questa sanzione e continuerà a battersi per i diritti di chi lavora e per un trasporto pubblico sicuro e di qualità per tutti.