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 Napoli – Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a margine del consiglio comunale, ha commentato la decisione del Tar Campania, che ha bocciato le ordinanze regionali in tema di scuola. La quinta sezione del Tar stamattina ha dato il via libera al ritorno in classe delle scuole superiori, dopo essersi già espresso su elementari e medie. “La giustizia amministrativa ricorda al presidente della Regione Campania, De Luca, che esiste uno dei diritti costituzionali, allo studio, che è chiaramente compresso dalla pandemia”, dichiara il sindaco.

“La comprensione non può diventare consuetudine – incalza de Magistris e soprattutto definitiva. De luca è stato bravo ad essere il primo in un triste primato, visto che lui ricorda spesso i primati della Regione. È stato l’ultimo ad aprire le scuole, dopo essere stato il primo ad averle chiuse. Di fatto ha contribuito pesantemente ad un affievolimento significativo della garanzia di un diritto di tutti”. 

“La prossima settimana porterò al ministro dell’Istruzione Azzolina i dati sulla dispersione scolastica a Napoli, che sono terribili”. Così il sindaco di Napoli commenta i dati sulla dispersione scolastica a Napoli, facendo poi riferimento alla didattica a distanza. “Bisogna essere consapevoli – continua de Magistris – che la dad non arriva ovunque: è chiaramente strumento indispensabile, ma qui troppo frettolosamente si è ritenuto che la scuola dovesse essere luogo da sacrificare subito. Non c’è luogo totalmente sicuro dalla pandemia, ma anche il Comitato tecnico scientifico del ministero ha detto che tra i luoghi più sicuri c’è la scuola”. 

“Ieri incontro molto proficuo con il commissario Arcuri, con i sindaci delle città Metropolitane, in maniera puntale ci ha descritto il piano che riguarda il Paese, le città, il ruolo dei sindaci”. Il primo cittadino commenta anche la vicenda relativa al numero dei vaccini destinati al Paese e alle diverse regioni, che sta tenendo banco in questi giorni.

È un piano che è molto condizionato dalla capacità dei produttori di rispettare gli impegni presi – racconta il sindaco di Napoli -. La progettualità di massima è quella di arrivare in autunno con la vaccinazione di massa, seppur non obbligatoria, ma questo è condizionato alle produzioni. C’è ancora un moderato ottimismo, seppur meno convinto rispetto a prima, però ritengo che si possa anche recuperare questo tempo che parzialmente si è perso in questi giorni. Io non dispero che l’inizio della primavera possa essere il momento in cui si possa intravedere quella luce, per poi percepirla sempre più luminosa”. 

“Chi fa polemica fa qualche ora di polemica e non da’ mai ossigeno al cervello. A differenza di chi fa polemica, io lavoro 24 ore al giorno. Garantisco di fare il sindaco in maniera continuativa, con al fianco i miei collaboratori, fino all’ultimo giorno del mandato e contestualmente diventerò presidente della Regione Calabria grazie ai calabresi e alla rivoluzione che abbiamo cominciato a mettere in campo”, ha concluso il sindaco rispetto ai commenti scaturiti a seguito del suo annuncio di candidarsi alla corsa per la presidenza della Regione Calabria.