La Città Metropolitana di Napoli lancia un Sos a questura e prefettura per le scuole occupate. Il motivo: teme il blocco ai cantieri finanziati col Pnrr. Si chiede dunque il rapido sgombero di una serie di istituti, in questi giorni occupati in solidarietà con la Palestina. A metterlo nero su bianco è una nota intitolata “Riscontro comunicazione occupazione studentesca vari istituti”, proveniente dalla Direzione servizi tecnici scuole di piazza Matteotti. È indirizzata al prefetto, al questore e al sindaco metropolitano, Gaetano Manfredi. Per conoscenza, è inviata ai dirigenti scolastici di alcune scuole, per le quali si chiede l’intervento della forza pubblica. Vale a dire il Mercalli, l’Umberto, il Mario Pagano, il liceo Artistico statale, il Vittorio Emanuele e il Lucrezio Caro. Una copia si trova sul sito del liceo Mercalli.
“Si fa seguito alle note pervenute dagli istituti e/o da informazioni acquisite in via informale” scrive il dirigente dell’ufficio. Secondo la missiva, gli episodi di occupazione studentesca “di fatto, in alcuni edifici, rendono impossibile la prosecuzione di appalti di lavori attualmente in corso”. Affidamenti “oggetto in molti casi di interventi finanziati con fondi Pnrr e/o con fondi di bilancio della Città Metropolitana di Napoli”. La nota fa rilevare, “in primis, e relativamente agli immobili interessati da lavori, che le imprese attualmente non possono proseguire le attività previste né presidiare le aree di cantiere”. Inoltre, per la Città Metropolitana, “ogni giorno di fermo dei lavori determina una mancata produzione giornaliera nell’ordine di diverse migliaia di euro”.
Si sottolinea inoltre “che un eventuale slittamento dei termini di ultimazione, soprattutto per quanto attiene appalti Pnrr, potrebbe compromettere il rispetto dei cronoprogrammi ed eventuali sanzioni in ordine al raggiungimento delle milestone dei Piani stessi”. Come noto, la rendicontazione di questi progetti ha scadenza nel 2026. “Oltretutto, e proprio a causa delle occupazioni – accusa il dirigente -, si riscontra la presenza sia di aree di cantiere in zone che non possono essere presidiate dalle imprese, sia di aree scolastiche che non possono essere presidiate dalle istituzioni scolastiche”. Pertanto, a detta della Città Metropolitana “si registra un concreto rischio di vandalizzazioni che potrebbero causare danneggiamenti alle strutture ed ai beni architettonici di rilevante interesse storico presenti in molti istituti”. In più, si paventa “la possibilità del verificarsi di incidenti e infortuni ai danni alla pubblica e privata incolumità”. La lettera si conclude “per quanto riportato”, con l’invito alle “Autorità in indirizzo, a procedere urgentemente allo sgombero degli immobili interessati e riportati in indirizzo”.