E’ ritenuto abusivo e per questo è stato sequestrato uno stabilimento balneare nel Napoletano. È accaduto a Piano di Sorrento, dove il personale della Capitaneria di porto-Guardia Costiera di Castellammare di Stabia ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina.
Ad essere interessata la struttura turistica “Antico Bagno Nettuno” situata in località Porto di Marina di Cassano, in un’area – stando a ciò che fanno sapere gli inquirenti – sottoposta “a vincoli paesaggistici ed ambientali, essendo stata dichiarata di notevole interesse pubblico”. Vengono contestate violazioni in materia edilizia, urbanistica e paesaggistica e, per ciò che concerne il codice della navigazione, occupazione abusiva del demanio marittimo. Da quanto fa sapere la Procura, si procede nei confronti del legale rappresentate della società in qualità di soggetto titolare della concessione demaniale marittima dell’area dove insiste la struttura sottoposta a sequestro e nei confronti di un altro soggetto, in qualità di committente e diretto interessato dell’attività elioterapica e di ristorazione, nonché socio della società interessata.
Le indagini, sottolineano ancora gli investigatori, hanno permesso di accertare come, rispetto ai titoli rilasciati, sarebbero “state realizzate ulteriori e diverse opere abusive, eseguite in assenza di titoli autorizzativi in materia urbanistica e demaniale”. Inoltre, le opere sarebbero “state realizzate senza il preventivo deposito degli atti progettuali presso I’ufficio del genio civile e senza la direzione dei lavori da parte di un tecnico competente”. Gli accertamenti tecnici, sottolineano ancora dalla Procura, avrebbero fatto emergere come la tipologia costruttiva dell’opera, di circa 1.125,52 metri quadrati, “anziché essere di facile rimozione, presentava tutte le caratteristiche di opera non a carattere temporaneo, il tutto in violazione dei titoli demaniali rilasciati da parte delle autorità competenti”.
Ad essere interessata la struttura turistica “Antico Bagno Nettuno” situata in località Porto di Marina di Cassano, in un’area – stando a ciò che fanno sapere gli inquirenti – sottoposta “a vincoli paesaggistici ed ambientali, essendo stata dichiarata di notevole interesse pubblico”. Vengono contestate violazioni in materia edilizia, urbanistica e paesaggistica e, per ciò che concerne il codice della navigazione, occupazione abusiva del demanio marittimo. Da quanto fa sapere la Procura, si procede nei confronti del legale rappresentate della società in qualità di soggetto titolare della concessione demaniale marittima dell’area dove insiste la struttura sottoposta a sequestro e nei confronti di un altro soggetto, in qualità di committente e diretto interessato dell’attività elioterapica e di ristorazione, nonché socio della società interessata.
Le indagini, sottolineano ancora gli investigatori, hanno permesso di accertare come, rispetto ai titoli rilasciati, sarebbero “state realizzate ulteriori e diverse opere abusive, eseguite in assenza di titoli autorizzativi in materia urbanistica e demaniale”. Inoltre, le opere sarebbero “state realizzate senza il preventivo deposito degli atti progettuali presso I’ufficio del genio civile e senza la direzione dei lavori da parte di un tecnico competente”. Gli accertamenti tecnici, sottolineano ancora dalla Procura, avrebbero fatto emergere come la tipologia costruttiva dell’opera, di circa 1.125,52 metri quadrati, “anziché essere di facile rimozione, presentava tutte le caratteristiche di opera non a carattere temporaneo, il tutto in violazione dei titoli demaniali rilasciati da parte delle autorità competenti”.