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Beni immobili per oltre un milione di euro sono stati sequestrati dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli a un 67enne di Sant’Antimo (Napoli) condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa.
Secondo quanto emerso dalle indagini il 67enne, un professionista, avrebbe fornito supporto tecnico-contabile a diverse società riconducibili al clan Puca per mascherare irregolarità e garantire un’apparenza di legittimità alle attività dell’organizzazione malavitosa. Il professionista, che anche dopo la scarcerazione ha continuato a gestire affari per conto del clan, si sarebbe occupato dell’intestazione e del trasferimento fittizio di quote societarie e della predisposizione di contabilità fraudolente.