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Napoli – Costretta a vivere in auto perchè sfrattata dalla sua abitazione. E’ la storia di una 56enne di Napoli che dallo scorso 27 aprile è stata cacciata dalla casa che le era stata concessa dal giudice dopo la separazione dal marito. Il provvedimento è stato emesso nel 2020 ed è diventato esecutivo 21 giorni fa malgrado la sospensione degli sfratti disposti a causa del Coronavirus

“Io voglio solo giustizia – racconta all’Ansa la donna – , voglio che la verità riaffiori. Sto lottando da anni, tutto è iniziato con una denuncia d’ufficio presentata a un centro al quale mi rivolsi a seguito delle violenze subite, e oggi mi ritrovo buttata per strada”. Come “mantenimento” riceve solo 500 euro dall’ex marito, pochi soldi che non le consentono di vivere dignitosamente e così è stata costretta a fare della sua vettura una casa. “Qualcuno mi ospita – dice – per farmi usare il bagno ma purtroppo il letto non ce l’ho. Pensi che i primi tre giorni non avevo neppure il bagno…”.

La donna napoletana è mamma di due figli, di 25 e 22 anni, e dopo 25 anni di matrimonio con un imprenditore è stata costretta alla separazione. Il giudice le affidò la casa dove fino al quel momento aveva vissuto, mentre il marito si trasferì in un’altra sua abitazione. “I dissidi con lui si sono acuiti nel corso di questi anni e – sottolinea – per me la situazione è peggiorata costantemente: percepisco un ‘mantenimento’ di appena 500 euro al mese, 400 dei quali dovrebbero andare ai miei figli, ma io con 100 euro non posso vivere. Ho anche subito maltrattamenti fisici e morali, ma ora quello che più conta è la dignità”.

Foto Ansa