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Il Napoli è in ansia per Kevin Malcuit. Carlo Ancelotti potrebbe perdere il suo laterale destro per diversi mesi. L’ex Lille si è infortunato ieri sera durante il match con la Spal: si è fatto male appoggiando la gamba destra a terra per poi richiamare subito l’attenzione dello staff medico. Le sensazioni sono state subito negative e la risonanza effettuata alla Clinica Pineta Grande ha evidenziato la “lesione del legamento crociato anteriore e del menisco mediale del ginocchio destro”, confermando la gravità del problema. 

L’appuntamento è fissato per domani a Villa Stuart, a Roma, dove sarà visitato dal professor Mariani che è pronto ad intervenire chirurgicamente. Per il Napoli è davvero un brutto colpo. La squadra perderà il giocatore in un momento cruciale della stagione e sopratutto con l’infermeria in emergenza. L’infortunio di Malcuit, infatti, va ad aggiungersi ad altri problemi: a Ferrara non hanno viaggiato con la squadra Manolas, Hysaj e Mario Rui. Le loro condizioni saranno rivalutate per capire chi e se potrà essere già recuperato per il turno infrasettimanale.

Non è la prima volta che un calciatore del Napoli subisce un brutto infortunio a Ferrara: era capitato a Milik il 23 settembre 2017. Si ruppe il crociato anteriore del ginocchio destro. Lo sa bene l’ex direttore dello staff medico Alfonso De Nicola, che ai microfoni di Anteprima24 ha dato una prima diagnosi sui tempi di recupero del terzino francese: “I tempi di recupero saranno più o meno gli stessi degli altri calciatori che hanno subito il suo stesso problema. Insigne tornò in campo dopo 3 mesi, Mesto e Lucarelli dopo 4. Il tempo di recupero totale sarà verosimilmente lo stesso per infortuni di questo genere. Questo si può sapere con una presunta certezza tra un mese, un mese e mezzo. Diciamo che dovrà stare fermo per un periodo che va da un minimo di 4 a un massimo di 6 mesi prima di potersi unire alla squadra e riprendere gli allenamenti. Dico tra i quattro e i sei mesi perché finché non viene effettuata l’operazione non si può sapere se ci sono lesioni associate a quelle del legamento crociato anteriore, tipo una lesione al menisco, che ritarderebbe i tempi di riabilitazione”.