- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – La storia di Angelo è molto complessa, ma anche lineare. Angelo era un visionario, capace di cambiare la marineria”. È quanto sostenuto da Dario Vassallo nel corso della presentazione del libro ”La verità negata” che racconta la storia del fratello, sindaco di Pollica assassinato nel 2010.
Noi eravamo una famiglia povera con sei figli – ha raccontato – il più grande si mandava in collegio perché papà diceva che ‘solo la cultura ti fa crescere’. Angelo è stato un francescano laico, un sindaco può essere francescano senza avere alcuna veste. Angelo è riuscito a portare la differenziata al 72%, ha portato l’acqua potabile per i turisti, i posti auto per i disabili, la spiaggia per la sgambatura dei cani”.
Dario Vassallo ha poi ricordato che a Trezzano sul Naviglio (Milano) la sala consiliare è stata intitolata alla memoria di suo fratello: “un modo per annullare la sindrome della distanza”.

Quando Angelo è stato ucciso, tutto il paese si è riversato in strada per protestare con una fiaccolata. Poi siamo rimasti soli, io, mio fratello e le nostre famiglie”. È quanto ha detto questa sera alla Fondazione Premio Napoli Dario Vassallo, fratello di Angelo, il sindaco di Polllica (Salerno) ucciso nel 2010. L’ha fatto nel corso della presentazione del libro ”La verità negata” scritto insieme a Vincenzo Iurillo.
È deprimente pensare che Angelo è stato ucciso ed oggi ad Acciaroli una casa costa dai 5 ai 7.000 euro a metro quadrato. Come diceva Angelo, ad Acciaroli arriverà il ‘re straniero’ e si papperà tutti quelli che sono stati i sacrifici del sindaco Vassallo”, ha aggiunto.