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Napoli – Il Ministero dell’Istruzione ha finanziato 21 interventi di adeguamento antincendio per le scuole superiori della Città Metropolitana per un milione e 755 mila euro. E che si aggiungono al cofinanziamento della Città metropolitana di 472 mila, per un ammontare complessivo di 2 milioni e 227 mila euro di quadro economico. 

Sono state pubblicate questa mattina, infatti, le graduatorie del bando di adeguamento antincendio del MIUR, dalle quali si evince che, su 33 progetti finanziati sul territorio della regione Campania, 21 sono della Città Metropolitana di Napoli e 12 delle restanti province. 

Tredici gli interventi finanziati per scuole del capoluogo: fondi per gli impianti antincendio del Liceo “Umberto I”, del “Genovesi” in piazza del Gesù, del “Sannazaro” in via Puccini e del “Galilei” di via San Domenico al Vomero, delle sedi centrali del “Mercalli” e dell’ISIS “Pagano”, entrambe in via D’Isernia, dell’alberghiero “Duca di Buonvicino” di via Raimondi, nei pressi di Calata Capodichino, e del Liceo “Villari” di via Rimini, a pochi passi da piazza Nazionale.

Maxi intervento poi per la cittadella scolastica di corso Malta che ospita l’ISIS “Fermi Gadda” e l’alberghiero “Esposito Ferraioli”: circa 540 mila euro per la certificazione antincendio di 5 edifici.

Nell’area metropolitana, fondi per il Liceo “Braucci” di Caivano e per gli ISIS “Marone” di Meta, “Pitagora” di Pozzuoli, “Sereni” e “dalla Chiesa” di Afragola, “Barsanti” di Pomigliano d’Arco, e per la sede centrale del “de Medici” di Ottaviano e per la succursale del “Filangieri” di Frattamaggiore.

L’ammontare dei singoli finanziamenti va dai 127 mila euro della maggior parte degli Istituti ai 19 mila del “Barsanti”, per una media di poco più di 100 mila euro ciascuno.

“Grazie a questi interventi – ha affermato il sindaco Metropolitano, Luigi de Magistrisponiamo un altro importante tassello nella gestione virtuosa del nostro patrimonio scolastico, che per ampiezza è nei primi tre posti in Italia, e affrontiamo un tema, quale quello della certificazione antincendio, che vede in difficoltà anche le aree che vengono percepite come più efficienti”.