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Somma Vesuviana (Na) – “E’ l’inizio di una nuova era per Somma Vesuviana. Puntiamo con chiarezza alla riqualificazione dell’intera area che ospita il sito archeologico della Villa Augustea. Si tratta di uno scavo archeologico importante sotto la guida dell’Università di Tokyo e la collaborazione del Suor Orsola Benincasa. Il fatto che oggi tutti insieme, il Servizio di Igiene Urbana del Comune, la Proloco, Libera, Legambiente abbiano iniziato un’attività di pulizia delle aree antistanti è la testimonianza che la memoria storica e la cultura sono fondamentali per in segnare alle nuove generazioni sia legalità che rispetto per il proprio territorio. Dunque una reale riqualificazione urbana dell’intera area che comprende il Complesso Monumentale francescano con meravigliosi affreschi, le catacombe, le chiese sotterranee e la Villa Augustea. A pochi metri dal sito romano nascerà anche la prima, vera Villa Comunale del paese e creeremo passaggi pedonali con rifacimento delle strade e parcheggi perché il turismo possa davvero rappresentare opportunità di sviluppo per questo territorio”.

Lo ha annunciato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana che questa mattina ha preso parte all’attività di pulizia delle aree antistanti la Villa Romana Augustea. Un’attività che ha visto scendere in campo i volontari di Legambiente e Libera e la Proloco.

“Sono anni che facciamo i campi di volontariato sia nazionali che internazionali – ha dichiarato Pasquale Raia di Legambientee da alcuni anni, quelli nazionali li stiamo portando avanti con Libera. Ci dedichiamo soprattutto a queste tipologie di aree. Oltre alle aree del Parco dove recuperiamo patrimonio di biodiversità, ci interessiamo anche delle aree archeologiche che si trovano intorno al Parco e quella di Somma Vesuviana è sicuramente una delle più importanti scoperte archeologiche degli ultimi anni”.

“Ragazzi da tutte le parti d’Italia vengono per dare una mano ai territori. La cultura crea legalità – ha affermato Antonio D’Amore dell’Associazione Libera – la cultura permette ai cittadini di far capire che non ragioniamo più solo su beni confiscati alle mafie, il sito archeologico di Somma Vesuviana non è ovviamente un bene confiscato alle mafie ma comunque è un bene comune, dunque anche su quelli che sono beni comuni e sull’importanza di andare alla ricerca delle nostre radici e della nostra storia”.

“E’ una grande festa. Questo è un sito che appartiene a tutti. Siamo dinanzi davvero ad una svolta e ci teniamo tantissimo a coinvolgere non solo le associazioni, non solo il pubblico ma anche i privati. L’imprenditoria sommese e quella napoletana sono molto attente a questi nuovi fermenti – ha dichiarato Francesco Mosca, Presidente della Proloco di Somma Vesuviana – e credo che ci sia necessità di investire sull’accoglienza, sulle visite perché siamo in presenza di un importante volano per lo sviluppo sociale ed economico. Oggi con noi saranno c’erano i volontari che stanno partecipando all’edizione in corso di “I campi di E!state Liberi” di Libera e Legambiente.  

“Nei prossimi giorni archeologi dell’Università di Tokyo e del Suor Orsola Benincasa inizieranno a scavare un lato che non era ancora stato scavato. Si tratta del monumento più importante forse anche dell’area vesuviana perché dimostra tantissime cose che erano state ignorate e che non si conoscevano fino a circa 15 anni fa, ad esempio che dopo il 79 d.C. la vita ricomincia in particolare da questo territorio a distanza di 20 – 30 anni dall’eruzione. Il sito archeologico di Somma Vesuviana “Villa Augustea” è in grado di raccontarci cosa fosse accaduto dopo l’eruzione che ha coperto Pompei. C’è una grande attenzione da parte del mondo archeologico e storico”.