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Accusato dal capo di aver smarrito 1.800 euro, provento di una piazza di spaccio, verrebbe picchiato selvaggiamente ma in ospedale mentirebbe ai sanitari, fingendosi vittima di un sinistro stradale. L’addebito si legge nell’ordinanza cautelare eseguita ieri da polizia e carabinieri, nell’ambito del blitz anticamorra ai Quartieri Spagnoli.

Alessandro Romano è finito in cella con l’accusa di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. La Dda di Napoli gli contesta però anche di “aver dichiarato falsamente al sanitario del Pronto Soccorso dell’Ospedale dei Pellegrini (…) di essersi procurato le lesioni a causa di un incidente stradale”. L’inganno avrebbe determinato l’errore nel referto, dunque falso. Con l’aggravante di agevolare “le attività dell’associazione di tipo camorristico (…) operante nei Quartieri Spagnoli”.

A tanto, per i magistrati, si spingerebbe il senso di omertà. Tra le fonti di prova, gli inquirenti indicano alcune intercettazioni e riprese video. Il violento pestaggio sarebbe avvenuto con calci, pugni e l’uso di una mazza di legno, fino a “spezzare un braccio” all’uomo. A impartire la lezione a Romano sarebbe stato Enzo Masiello, portato in carcere con l’accusa di capeggiare uno dei gruppi al centro delle indagini. Il 6 dicembre 2019, annotano gli investigatori: “Ore 19:20 si sentono delle grida da giù al balcone di Enzo…(in primo momento si vede che Enzo Masiello molto agitato andando avanti ed indietro proferendo delle frasi e poi si vedono dalle telecamere si vede che Enzo picchia violentemente ad Alessandro Romano)”.

In un’intercettazione, Masiello direbbe a una zia: “Lo sai che mi ha fatto Alessandro? (…) ha perso mille e otto (1.800 euro)”. Sintetizza la polizia giudiziaria: “La zia lo riprende che anche se aveva ragione nei confronti di Alessandro deve comunque controllarsi altrimenti potrebbe uccidere qualcuno”. In un altro dialogo captato, Masiello “parla al cellulare con tale Edo e si lamenta di Alessandro che è sempre distratto e per tale motivo gli crea problemi”.

Ma, secondo gli inquirenti, sebbene picchiato Romano non tradirebbe l’organizzazione. Questo nonostante una prognosi di 21 giorni salvo complicazioni. “L’attività tecnica sopra riportata – sottolineano – dimostra anche che Romano Alessandro opera per conto del sodalizio di Masiello Vincenzo ed è coinvolto pienamente nelle relative attività illecite”. Per tale contestazione, tuttavia, la Dda non ha chiesto l’emissione di una misura, non ravvisandosi esigenze cautelari. “Trattandosi – chiosano i pm – di un episodio del tutto isolato e determinato da circostanze peculiari”.

In copertina immagini di repertorio