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Il Napoli ospiterà l’Inter al San Paolo per la 37esima giornata di Serie A. I nerazzurri cercano punti per tenere alle spalle le avversarie e garantirsi l’accesso alla massima competizione europea. Luciano Spalletti ha parlato in sala stampa in vista della gara gli azzurri. Ecco le sue parole: “Noi cerchiamo di affrontare sempre le partite per portare a casa il massimo. Ci sono due partite e siamo in condizioni di disputarle in maniera corretta perché ci siamo allenati bene e nelle ultime gare anche se non abbiamo vinto spesso le abbiamo affrontate bene. Si cerca di vincerla, anche a rischio di perderla. Non è la partita contro la Lazio dell’anno scorso, è una partita differente. E come ho detto prima sappiamo che è una partita importantissima e diventa fondamentale arrivarci nel modo giusto, che vuol dire aver fatto le cose nella maniera corretta in settimana. Non sono tanto le intenzioni, è come ti comporti che fa la differenza”.

Voci sul futuro: E’ complicato perché è importante, bello, difficile. In base alla scelta su come farlo diventa difficile ma se si vuole parlare di allenatori a me interessa solo Ancelotti perché è un maestro del nostro mestiere, una persona che stimo sotto tutti gli aspetti e uno dei più bravi, dei più grandi che ci sono stati nel nostro calcio. Penso a lui e a quel che fa fare alla sua squadra perché per me conta domani”.

Icardi: “Io dò sempre valore alle cose che si dicono. Icardi è un buon ragazzo e un bravo calciatore e se lui dice questo bisogna prendere in considerazione quel che dice. A noi fa piacere”.

Migliorato squadra: “Non siamo stati bravissimi a ribaltare tutto il modo di stare in campo perché qualche risultato l’abbiamo lasciato per strada anche quest’anno. L’anno scorso di più, quest’anno di meno, ma non solo per il risultato, proprio per l’atteggiamento della squadra, per la consapevolezza. Sotto questo aspetto dobbiamo fare dei passi in avanti. Però siamo cresciuti, abbiamo lavorato in maniera corretta e secondo me dei risultati si sono visti. Il massetto è stato fatto. Ora bisogna appoggiarci della roba sopra”.

Dieci punti dal Napoli: “Non lo so, dico solo che ci siamo impegnati molto facendo le cose in maniera seria e professionale. I calciatori lo sono e hanno sempre dato il massimo, poi in questo si torna al discorso del carattere che dipende il carattere che hai. Con quello riesci ad evidenziare le tue capacità oppure ad essere influenzato o influenzabile nela prestazione. Quello fa la differenza. Sennò sei costretto a doverti difendere da quel che dicono di te se non ti fai vedere allo stesso modo”.

Divorzio Allegri-Juve: “L’unica cosa di cui parlo e l’unico allenatore di cui parlo è Ancelotti”.