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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma della Rete sociale ‘No box’.

Sono in corso al Vomero lavori per realizzare box e/o parcheggi in Via Bonito, Piazzetta Durante, Via Aniello Falcone, Via Torre Cervati, Via Domenico Fontana, Via Verdinois, Via Altamura, Via De Ruggiero, sotto il Collana ed è in dirittura d’arrivo quello più devastante a Piazza degli Artisti. Previsti anche un parcheggio interrato a Viale Raffaello, IV Stazione della funicolare di Montesanto a San Martino, abolizione delle scale mobili di via Scarlatti e realizzazione di ascensori.

I dehors occupano tutte le aree pedonali ed a Napoli il Comune ha riscosso per occupazione suolo nel 2023 solo 2.348.000 euro anziché 6.900.000 euro e nel 2024 solo 2.010.000 euro anziché 7.000.000 euro a fronte della sottrazione dello spazio pubblico alla cittadinanza. Bisogna subito tornare alla normativa pre-Covid e revocare la concessione ai morosi.

Da anni l’economia di mercato si sta estendendo ai beni comuni ed in particolare agli spazi pubblici ed ai servizi pubblici funzionali alla loro gestione. La conseguenza è la loro graduale privatizzazione e mercificazione.

È in questi spazi che si palesano oggi gli interessi tra loro in concorrenza di speculatori ed investitori che, grazie ad una amministrazione complice, speculano, privatizzano e mercificano: a Napoli Est con l’estensione delle banchine portuali e dell’area di stoccaggio dei container, a Napoli Centro con la speculazione immobiliare causata da un eccesso di B&B e Case-Vacanza per un overtourism invasivo, a Bagnoli con l’appropriazione speculativa di 190.000 mq. di superficie terra-mare (quella occupata oggi dalla colmata inquinata) per realizzare un hub velico ed al Vomero con molti progetti di parcheggi e/o box.

Le condizioni di abbandono in tutta la città del Verde e dei Parchi, che oltre a rendere gradevole il nostro habitat svolgono un ruolo fondamentale di contrasto all’inquinamento ed al cambiamento climatico, sono inaccettabili e la situazione attuale peggiorerà appena il Comune privatizzerà aiuole, giardini e parchi invece di assumere nuovo personale per la loro gestione.

In modo del tutto parallelo si procede rapidamente alla privatizzazione dei servizi pubblici di ABC, ANM, ASIA e Napoli Servizi mentre vengono deprivati di personale invece di migliorarne le prestazioni con l’internalizzazione e l’assunzione di nuovo personale.