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Quattro giorni da vivere avvolti nella grande musica nei luoghi d’arte del centro storico: solo Napoli può offrire a tutti, cittadini e turisti, l’esperienza preziosa di un festival itinerante gratuito di altissimo livello qualitativo come “Spinacorona, passeggiate musicali napoletane”, ideato e diretto dal maestro Michele Campanella, evento promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito di Napoli Città della Musica. Con il coordinamento artistico di Giovanni Oliva, “Spinacorona” è prodotto da Artetica.
 

Spinacorona non è solo un festival di qualità – dichiara il sindaco Gaetano Manfredi – ma un viaggio unico nel cuore pulsante di Napoli. Un’esperienza che parla a tutti, ai cittadini e ai viaggiatori di ogni età, svelando perle musicali e tesori d’arte. La scelta di partire quest’anno dalla storica Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato dimostra la coerenza tra questa rassegna e il lavoro di riqualificazione che stiamo portando avanti e che proprio in piazza Mercato trova un simbolo di trasformazione all’insegna della cultura e di una ritrovata identità”. “Spinacorona rappresenta un esempio di politica culturale avanzata- aggiunge il coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli Sergio Locoratolo -, capace di coniugare alta qualità artistica, rigenerazione urbana, inclusività e valorizzazione territoriale. In un contesto storico-artistico unico al mondo come il centro antico di Napoli, la rassegna assume la funzione strategica di catalizzatore civile, contribuendo proattivamente al processo di rivitalizzazione della città storica con un’azione diffusa e sistemica di restituzione degli spazi alla pubblica fruizione. La manifestazione, promossa e finanziata dal Comune di Napoli, dimostra come la cultura possa essere una leva concreta di trasformazione urbana e sociale, riscoprendo luoghi dimenticati, riaprendo chiese, cortili e monumenti spesso inaccessibili, consegnandoli alla comunità e inserendoli in un circuito virtuoso di utilizzo gratuito e di progressiva valorizzazione. Spinacorona è, infatti, anche un gesto politico, nel senso più alto del termine: è l’affermazione di una visione in cui il centro storico non è solo patrimonio, ma spazio vivo, condiviso, attraversato da cittadini e viaggiatori, in costante dialogo con i linguaggi universali dell’arte. E proprio questa sinergia tra istituzioni, mondo artistico e tessuto urbano dimostra quanto la politica culturale dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Gaetano Manfredi segni una svolta rispetto al passato: non più eventi isolati e autoreferenziali, ma progettualità durature e strutturate, radicate nel territorio, capaci di creare coesione e senso di appartenenza, visione. La rassegna diventa così un laboratorio di cittadinanza, dove la bellezza non è mero ornamento, ma strumento di riconnessione con la più intima essenza della città”.

“Il festival Spinacorona – evidenzia Ferdinando Tozzi, consigliere delegato del sindaco per l’industria musicale e l’audiovisivo – rappresenta in modo esemplare lo spirito di Napoli Città della Musica, che per noi è più di un progetto: è una visione. L’impegno dell’Amministrazione Manfredi è valorizzare la musica come settore strategico e come strumento di crescita culturale diffusa, supportando proposte di altissima qualità come questa, che nel dialogo tra eccellenze locali e ospiti di prestigio internazionale generano valore artistico e favoriscono un virtuoso scambio creativo. Napoli Città della Musica è anche questo: un laboratorio aperto, capace di coinvolgere pubblici diversi – cittadini, appassionati, turisti e curiosi – e di far riscoprire luoghi d’arte e tesori nascosti della nostra città, tra cui la Chiesa di Sant’Antonio delle Monache a Port’Alba, che riapre al pubblico proprio in questa occasione, dopo un lungo restauro curato dall’Università Federico II. Un luogo carico di storia e bellezza che torna a vivere anche grazie alla forza evocativa della musica”.La musica parla di pace: nel nostro tormentato tempo gli uomini chiedono parole innocenti e pacificatrici. Noi di Spinacorona rivestiamo la pace di bellezza”, è il messaggio del maestro Campanella alla vigilia della manifestazione.
Dal 25 al 28 settembre per la nona edizione di questa originale maratona culturale tra musica ed arte sono stati invitati numerosi artisti di fama internazionale. Ospite d’onore 2025 è il Quartetto di Cremona, confermata anche quest’anno la presenza ormai tradizionale della prestigiosa Orchestra della Toscana. Venti saranno complessivamente i concerti, programmati in meno di 100 ore, tutti in luoghi raggiungibili facilmente anche a piedi per consentire che l’intero cartellone sia interamente fruibile agli appassionati: il format ormai rodato cresce quindi anno dopo anno, sia nelle adesioni di musicisti di prestigio che nel numero dei siti coinvolti, sempre confermandosi uno degli eventi più attesi nel panorama culturale partenopeo.