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Napoli –  Rafa Benitez, allenatore del Newcastle, ha parlato della prossima sfida di Champions League Liverpool-Napoli al ‘Il Corriere dello Sport’. Ecco le sue parole: “Napoli è una città fantastica, bellissima, con un patrimonio naturale che stupisce. L’ho girata tanto, per quello che potevo, e sono stato amato al punto che mi ritenevano l’ambasciatore nel Mondo. Ho avuto rapporti straordinari con la gente”.

Liverpool e Napoli: “Sono orgoglioso di quello che sono stato in grado di conquistare con questi due club. Sono storie diverse però simili per certi versi: il Liverpool aveva un passato luminoso, aveva vinto la coppa Uefa qualche anno prima del mio arrivo, ma voleva la Champions che mancava da vent’anni. Il Napoli era reduce dalla rinascita, ho ereditato l’ottimo lavoro fatto da Mazzarri ma dovevamo fare un ulteriore step e ci siamo riusciti”.

Benitez e Ancelotti: “Grande stima, da parte mia nei suoi confronti e da parte di Carlo con me. Non c’è modo di chiacchierare a lungo, ma ogni volta che ci vediamo alle riunioni tecniche avvertiamo entrambi l’ammirazione che abbiamo l’uno per l’altro”.

Coppa Italia e  Supercoppa: La Juve è fortissima ma lo era già all’epoca. Quando incontrai a Londra De Laurentiis, Chiavelli e Bigon scoprii che c’era il desiderio di crescere. Nacque un progetto biennale, che ha avuto risultati gratificanti. E’ stato tracciato un solco che, mi sembra, sia poi stato seguito e anzi resista ancora con i Ghoulam, i Koulibaly, i Mertens, gli Albiol, i Callejon: la struttura portante di quella campagna acquisti che servì per dare un respiro più ampio a una squadra che cambiò anche metodo di gioco”.

Un uomo partita: “Potrei dirne tanti, sia del Liverpool che del Napoli: da una parte Mané, Firmino, Sturridge; dall’altra: Callejon, Mertens, Albiol, Koulibaly. Ma lei me ne chiede uno per parte e allora scelgo: Salah e Insigne”.