Antonio Conte è abituato ai successi. La vigilia di Parma-Napoli, per lui come per i giocatori azzurri e i tifosi, è sicuramente particolare. Tanto da fargli dire senza problemi che “oggi viviamo le sensazioni di chi sa che stiamo giocando per un obiettivo che sicuramente è differente a Napoli rispetto ai grandi club, per i quali uno scudetto in più o in meno non cambia tanto la vita. Per una piazza come Napoli è storico”. Nel match in Emilia, mentre tutti avranno un occhio e un orecchio a Milano sperando nella vittoria della Lazio contro l’Inter, sarà assente una pedina fondamentale, come Lobotka. La difesa continua a registrare il forfait di un perno come Buongiorno e di un giocatore di esperienza come Juan Jesus. Le speranze di perforare la difesa di Chivu sono affidate alla coppia d’attacco Lukaku- Raspadori.
Conte tira le fila della stagione. In 36 giornate di campionato “abbiamo preparato benissimo la torta chiestaci a inizio stagione, è una bella torta ma ora dobbiamo metterci la ciliegina, che è piccolina ma rappresenterebbe la storia, l’essere ricordati per sempre a Napoli”. Nulla è escluso tanto è vero che il Comune di Napoli ha previsto un piano ad hoc con chiusura al traffico delle strade in caso di vittoria dello scudetto, il quarto della storia. “Giochiamo in contemporanea – dice Conte – ci aggiorneremo sul risultato a Milano che però non cambia nulla per noi, dobbiamo solo vincere. Non è una serata normale, perché se a fine stagione hai la fortuna di giocare di qualcosa di importante lo senti. Avevamo l’obiettivo Champions, precedendo club che ci hanno distanziato di almeno 15 punti lo scorso anno e l’Inter di 41 punti. Ora vediamo come va il finale, ci sono situazioni di stress che alla fine ci siamo meritati di viverle. Solo chi non si gioca più niente non le sente”.
Uno stress che forse ha influenzato il Napoli nella doppia rimonta subita dal Genoa la scorsa settimana ma che ora Conte vuole vedere superato: “Il pari con il Genoa – dice – ci ha dato molto fastidio dopo una gara dominata in lungo e largo, il Genoa è entrato 8 volte nella nostra area. Ma può accadere: penso al Manchester City fermato sullo 0-0 dal Southampton già retrocesso da tempo, mettendo a rischio la qualificazione alla Champions. C’è l’imponderabile e noi dobbiamo portare la direzione dalla nostra parte. La vittoria avrebbe detto tanto ma il presente si chiama Parma da affrontare con tutte le nostre forze contro un club in ottima salute, che ha stoppato l’Inter e battuto la Juve e lotterà con denti e unghie per la salvezza”. Conte affronta il match contro il Parma anche con il nuovo dubbio su McTominay: “ha avuto – spiega oggi – qualche problemino in settimana ma troveremo la giusta soluzione. Questo è un gruppo di ragazzi che supera difficoltà importanti. Neres? Ha recuperato, ha giocato 8-10 minuti contro il Genoa che è quello che si poteva permettere al rientro. Questa settimana si è sempre allenato in squadra, ha aumentato l’autonomia dopo 50 giorni di inattività ma non è pronto all’impiego dall’inizio”.
Conte è pronto ad affrontare gli scogli: “Io sento – ha detto – una grandissima responsabilità, forse fin troppo. Sento sulle spalle un peso importante, penso di averle larghe per gestire queste situazioni ma non posso negare che ho un bel carico, che magari in altre piazze non hai se sono più abituati. L’intera squadra vive le sensazioni di chi sa che stiamo giocando per un obiettivo che sicuramente è differente a Napoli rispetto ai grandi club, per cui uno scudetto in più o in meno non cambia tanto la vita. Per una piazza come Napoli è storico. Diamo tutto”.