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Si ritira Ezequiel Lavezzi e a Napoli qualche lacrima è scesa. Il Pocho, arrivato in maglia zzurra per 6 milioni di euro dal San Lorenzo, ha fatto appassionare i tifosi azzurri dal 2007 al 2012 con 188 presenze e 48 reti in totale tra campionato e coppe. Il primo calciatore che, dopo Maradona, ha acceso l’entusiasmo dei tifosi con le sue galoppate in mezzo al campo, i suoi dribbling ubriacanti e i suoi guizzi brucianti. Nei suoi cinque anni in maglia azzurra, Lavezzi ha rappresentato l’idolo assoluto dei tifosi, con un legame così forte che tutt’oggi pare non essersi dissolto. 

Era il 16 luglio 2007 ed il Napoli presentò insieme a Pierpaolo Marino i suoi due acquisti: Hamsik e Lavezzi. Lo scugnizzo di Villa Gobernador Gàlvez entra subito nel cuore dei tifosi con una tripletta al Pisa in Coppa Italia, ma è il 2 settembre 2007 la data che il popolo azzurro non dimenticherà mai. Il Napoli va a Udine per affrontare i bianconeri. Una sfida difficilissima, che però si rivelerà un trionfo con il 5-0 per la squadra di Reja e la prima vittoria in Serie A dopo tanti anni. In quella partita, un gol, due assist e tanta, tanta fantasia mostrata dall’attaccante argentino. Da lì è un crescendo continuo, con tante giocate, assist e gol. Ezequiel Lavezzi da quel giorno diventa il nuovo Re di Napoli.

La passione per il folletto argentino impazza. Lavezzi diventa così un simbolo per i napoletani, non un semplice calciatore: la sua voglia di non mollare, il sorriso sempre stampato sul volto, il suo essere scugnizzo lo identifica con la città. Un fulmine pazzo, dicevano. Ma predestinato. Anzi destinato a una sola squadra. Perché Lavezzi era da Napoli, da San Paolo, da ribalta. E pensare che a 17 aveva lasciato il calcio e si era messo a fare l’aiutante elettricista con i fratelli. Poi ha ripreso a giocare e ha fatto cose da pazzi. Cose da “loco”.

Un’altra pagina di storia scritta con la maglia azzurra è il ritorno in Champions League dopo 21 anni. Momenti memorabili di quell’annata per il Pocho, il gol ad Anfield Road contro il Liverpool e il magnifico coast to coast che permette al Napoli di vincere 1-0 contro il Cagliari al Sant’Elia. Poi le lacrime di gioia per il primo trofeo del dopo-Maradona con la vittoria in Coppa Italia contro la Juventus, sono un chiaro segnale di addio alla maglia azzurra, col Psg che paga la clausola e porta a Parigi il primo vero idolo dell’era De Laurentiis.

Il suo rapporto con l’Hebei Fortune, dunque, terminerà con la naturale scadenza del proprio contratto, nel dicembre 2019 ma i capitoli più belli della carriera di Ezequiel Lavezzi restano senza dubbio legati al Napoli, da cui quel ragazzo argentino arrivato grasso se n’è andato via da campione affermato.