Senza voler ripercorrere esclusivamente le vicende extra-sportive, il discorso torna al terreno di gioco: lo scontro si presenta come una sfida tra due formazioni reduci da una promozione e desiderose di consolidarsi in cadetteria. Il Padova, guidato da Andrea Andreoletti, tecnico che aveva conquistato la Serie C in giovane età, incarnava la concretezza e l’entusiasmo di una piazza ritrovata; le Vespe puntano sulla solidità difensiva e sulla capacità di capitalizzare le occasioni per ottenere punti pesanti lontano dal Menti.
La cronaca giudiziaria ha coinvolto la società attraverso un periodo di amministrazione giudiziaria: su questo versante il club ha già rivendicato la propria correttezza gestionale, descrivendosi come vittima di un sistema criminale che, a loro avviso, aveva tentato di sottrarre risorse. In più occasioni la società aveva parlato di esposti e di indagini in corso, sottolineando che i risultati sul campo erano stati costruiti con programmazione e sostenibilità economica.
La partita contro il Padova varrà dunque oltre i tre punti: rappresenterà una prova di carattere per una squadra che vorrà dimostrare la propria resilienza e separare la dimensione sportiva dalle tensioni extra-calcistiche. Vincere o raccogliere un risultato positivo in Veneto significherebbe consolidare una mentalità necessaria per il prosieguo del torneo e dare una risposta netta alle voci che avevano inquinato il dibattito intorno al club.























