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La differenza dal suo collega è evidente. Ignazio Abate impronta la conferenza stampa pre gara, anzi, pre derby, con toni decisamente diversi da quelli usati da Raffaele Biancolino. Domani, al Menti alle 17.15, scenderanno in campo Juve Stabia ed Avellino, partita valida per l’ottava giornata del campionato di serie B. Sicuramente il derby campano è la partita di cartello di questa settimana. Entrambe le squadre, per la fortuna reciproca ma soprattutto per lo sport regionale, viaggiano ad alta quota nella classifica della cadetteria: i Lupi sono sorprendentemente quinti, mentre le Vespe sono al nono posto; tra le due, distano soltanto due punti.

“Tre punti in palio, certo, ma emotivamente è diverso”

Domani è una partita importante. I derby li ho vissuti, fortunatamente, a tutti i livelli: a Napoli contro l’Avellino, l’anno scorso a Terni contro il Perugia, ed i tanti derby contro l’Inter“. Biancolino ed Abate si sono sfidati da avversari più di vent’anni fa, quando il Napoli e l’Avellino si contendevano il secondo posto per la promozione in serie B, dalla C1. La storia è scritta e la conosciamo, ed il presente è diverso.

Mister Abate richiama all’orgoglio della città, l’arma in più da sfoderare nel catino del Menti: “Domani siamo chiamati in causa a rappresentare la nostra gente. Sono orgoglioso di rappresentare questa città. Sono felice in questo momento, e sono circondato da persone perbene dentro e fuori al campo. Credo che Castellammare domani debba identificarsi con il mio gruppo squadra, e viceversa. Non c’è bisogno di motivare la squadra, altrimenti dobbiamo cambiare lavoro! Questa è una partita speciale, e viviamo proprio per questi carichi di adrenalina“.

Commento doveroso sull’altra compagine, che sta facendo più che bene: “L’Avellino è una squadra forte ed ha ambizioni alte, si è visto da quanto hanno speso in sede di calciomercato. L’aspetto calcistico prescinde: domani, in campo, ci va la voglia di prevalere sull’avversario. Ci saranno sempre tre punti in palio, ma emotivamente sarà diverso“.

Prima dell’emotività, infine, c’è il campo, il lavoro e naturalmente i punti in classifica. Due settimane fa, la Juve Stabia perde contro la Carrarese e subisce la prima sconfitta in campionato: “Abbiamo approcciato la settimana della sosta con fastidio, perché avevamo perso. Però il riposo ci ha fatto bene. La squadra ha lavorato bene in queste due settimane: abbiamo recuperato Candellone, Varnier, e migliorato la condizione di altri ragazzi come Correia in primis che non aveva svolto il ritiro a pieno regime, e anche Pierobon dopo l’infortunio al polpaccio. Mannini è ritornato con convinzione, dopo l’esperienza ai mondiali giovanili: il calcio dei grandi, però, è diverso“.