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Al termine della sessione estiva di calciomercato, Matteo Lovisa ha tenuto una conferenza presso la sala stampa dello Stadio Menti. Il giovane ma esperto direttore, ha tracciato un bilancio sul mercato appena concluso, e si dice fiducioso per la nuova stagione, annunciando le prospettive dell’anno che verrà.

Un mercato lungo e strategico

La rosa della Juve Stabia conta 28 giocatori, di cui 16 di proprietà, 2 con obbligo di riscatto e 10 in prestito: “I prestiti non sono stati una scelta, ma un’opportunità per lavorare con giovani di prospettiva; di contro – precisa Lovisaabbiamo fatto operazioni per acquistare i cartellini di alcuni giocatori per continuare a crescere“. Lovisa ha sottolineato come il mercato sia stato più complesso rispetto agli anni passati: “Non per la durata, ma perché gli acquisti sono arrivati alla fine. Non per difficoltà, ma per dinamiche”. Ha rivendicato l’unità di intenti con lo staff tecnico e ha spiegato: “Ho cercato di consegnare al mister una squadra funzionale, sperando di aver fatto un buon lavoro”.

“Abbiamo mantenuto lo zoccolo duro, preso un grande portiere come Confente e rafforzato i quinti”. Alla domanda su eventuali rimpianti ha precisato: “Non mi affeziono ai calciatori. Mi sarebbe dispiaciuto solo non vedere arrivare Correia, penso che possa farci fare il salto di qualità. Lo abbiamo preso con un contratto triennale, ora deve solo ritrovare la condizione”.

Il direttore sportivo ha ribadito che il campionato sarà molto equilibrato: “Sarà la solita Serie B. Lo scorso anno siamo rimasti sette giornate senza vittorie, ma la piazza ci è stata vicina e abbiamo mantenuto l’equilibrio”.

Le scelte e i cambiamenti

Sui numerosi movimenti estivi, il direttore ha precisato: “Per i prestiti non dipendeva da noi. Con Adorante abbiamo fatto cassa. In Serie B basta poco per passare dall’alta classifica alla sofferenza”. Ha quindi ricordato il mancato arrivo di Vavassori dall’Atalanta, mentre ha espresso soddisfazione per la permanenza di Maistro: “Ho sperato rimanesse, ci può dare una grande mano”.

Il dirigente ha evidenziato come la politica del club punti a “creare plusvalenze e reinvestire, un grande segnale”. In attacco è stata fatta una scelta precisa: “Abbiamo puntato su Gabrielloni, un calciatore di 31 anni, perché ci serviva personalità e qualità”.

Gli innesti e le trattative più complesse

Lovisa ha elencato gli ultimi arrivi: Giorgini, Correia, Duca e Zuccon, sottolineando che “il mister non guarda in faccia a nessuno, gioca chi merita”.

Un passaggio, infine, è stato doverosamente dedicato a Buglio, mandato in prestito dopo il rinnovo: “Ha fatto il ritiro non al meglio, ma resta un giocatore importante”. Mentre su Morachioli ha aggiunto: “Si è ritoccato lo stipendio al ribasso per tornare bene. Sa di essere in difetto con la piazza, ma ha fatto un gesto importante”.