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Napoli –  “Ogni giorno va meglio, mi sto allenando con la squadra e sono felice di tornare a dare il mio contributo”. Raul Albiol è tornato a disposizione di Ancelotti tre mesi dopo il problema al ginocchio e l’operazione chirurgica, e ha raccontato la sua stagione e quella della squadra a ‘Radio Kiss Kiss Napoli’. Il difensore spagnolo ha disputato prima una manciata di minuti contro il Frosinone, poi ha ritrovato la titolarità nel match del San Paolo con il Cagliari. Ecco le sue parole.

Bilancio stagionale –  “Penso sia una stagione positiva. Abbiamo fatto il secondo posto contro squadre che teoricamente dovevano lottare per la stessa posizione e invece sono in difficoltà, come Inter e Milan. Volevamo di più, questo è normale, ma abbiamo visto che stagione ha fatto la Juventus. Fare più di 80 punti non è facile. Dobbiamo fare bene in queste ultime partite. C’è delusione per l’Europa League, ma abbiamo trovato una squadra come l’Arsenal. Si partiva da 50 e 50, ma loro sono stati fortunati nel fare gol. L’unico peccato è l’Europa League. Se noi facciamo 82 punti, supereremmo ancora quella soglia di 80 punti per il quarto anno consecutivo. In Italia però questo non è sufficiente per vincere lo scudetto. Speriamo di provarci ancora l’anno prossimo”.

Ancelotti “Quanto è importante nel calcio la continuità di lavoro con l’allenatore? E’ importante sia per i calciatori che per il mister, così ci conosciamo a vicenda. Il mister sa cosa può fare meglio la squadra. Quest’anno abbiamo visto tante cose positive per il futuro, la squadra migliorerà, Ancelotti lo conosciamo”.

Insigne – “E’ bello vedere Lorenzo così dopo quelle settimana difficile. Non era facile con il Cagliari calciare il rigore all’ultimo minuto. Ha mostrato personalità. E’ stato importante per vincere la partita e tutti conosciamo l’importanza di Lorenzo per il Napoli”. 

Leader –  “Provo a fare il massimo, ma anche chi ha giocato al posto mio ha fatto un gran lavoro. L’unico peccato sono state le due partite con l’Arsenal che avrebbero potuto cambiare la stagione. Il peccato sta nel primo tempo dell’andata. In Europa se fai 45 minuti male puoi essere fuori. Questo però deve servire per il futuro. Le Coppe sono importanti, poche partite che ti danno un titolo. E un titolo cambia tutta la stagione”.

 
Liverpool-Barcellona – “Non ce l’aspettavamo perché mancavano Salah e Firmino e si partiva dal 3-0. Ma ad Anfield può succedere di tutto. Quando gioca in casa il Liverpool ha grande intensità, è stata una partita bellissima”.

Scudetto e futuro – “Se questo gruppo può insidiare la Juventus? Non dipende da noi. Sappiamo che la società lavora per migliorare la squadra. Siamo un bel gruppo, siamo insieme da tanti anni e i calciatori nuovi si sono integrati bene fin dal primo giorno, facendo il proprio lavoro. E’ un peccato che non abbiamo terminato con un titolo, ma nel calcio bisogna andare avanti, tutto cambia da un anno all’altro. Ora ci prepariamo per la prossima stagione. Fallimento per il secondo posto dietro la Juventus? Gli unici scudetti qui li ha vinti il calciatore migliore al mondo. Negli ultimi otto anni ha vinto sempre la stessa squadra, questo vuol dire che le altre 19 non vincono e quindi non è facile. L’unica cosa da fare è lavorare e provarci ogni anno. Non si sa mai quando può essere la volta giusta, l’importante è essere preparati. Noi siamo una bella squadra. Abbiamo avuto in sei anni tre allenatori di alto livello e questo ha fatto crescere squadra e società ogni anno. Ripartire da un allenatore top come Ancelotti è la chiave per crescere. La società lo sta facendo, io vivo Napoli da sei anni e me ne accorgo ogni anno”.