- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – La Riforma dello Sport promette di cambiare il volto dell’organizzazione sportiva italiana andando, soprattutto, a vantaggio di chi promuove lo sport dal basso e si dedica ai giovani. Ma quali sono i suoi reali vantaggi e quale sarà il ruolo della neonata Sport e Salute spa? A queste domande risponderà il convegno Sport e Salute, Riforma dello Sport in programma domenica prossima, 19 maggio, presso il Tennis Hotel Napoli – in via Pisciarelli, Pozzuoli – organizzato dal Dipartimento Sport della Lega Campania.

I lavori saranno aperti dal sen. Claudio Barbaro – vicepresidente della Commissione Cultura al Senato e presidente di Associazioni Sportive e Sociali Italiane, ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni – che presenterà la riforma nelle peculiari caratteristiche ed i motivi che hanno portato all’intervento legislativo.

Seguiranno gli interventi del prof. Armando Sangiorgio – che si concentrerà sulla più recente proposta di insegnamento curricolare dell’educazione motoria nella scuola primaria e dando attenzione al rapporto tra stili di vita e pratica sportiva non solo nei giovani e giovanissimi ma anche per la popolazione più anziana –, del dott. Maurizio Marassi – che argomenterà sullo stretto rapporto tra sport e nutrizione e sui vantaggi clinici dello sport con una particolare attenzione ai crescenti casi di obesità infantile in Italia – e del dott. Giuseppe Papaccioli – che relazionerà sull’etica nel rapporto con la medicina e la salute.

Chiuderà il convegno l’avv. Simona Sapignoli – candidato per la Lega al Parlamento Europeo nella circoscrizione Italia Meridionale – che affronterà il rapporto tra la Riforma dello Sport italiana ed i temi e le opportunità che la Comunità Europea offre e potrà offrire in tema di sport e salute.

«La Riforma dello Sport – dichiara il sen. Barbaro – rappresenta una vera rivoluzione per il panorama sportivo italiano. “Più Stato nello sport” vuol dire migliore distribuzione delle risorse, più attenzione alle attività giovanili ed alla scuola. Una piccola rivoluzione copernicana dedicata, soprattutto, a chi aiuta a crescere lo sport in Italia».