L’altra faccia degli Stati generali della prevenzione. “Un teatrino” dicono i contestatori dell’Usb Pensionati di Napoli e dell’associazione A.Ba.Co. Dentro la Stazione Marittima c’è la kermesse blindata, con il capo dello Stato e pezzi di governo. Fuori la protesta, tra striscioni e volantinaggio.
I manifestanti se la prendono con la piaga delle liste di attesa. “Restano ancora lunghe nonostante il dl 73/2024” affermano. E non li persuade nemmeno l’ultima trovata. Il varo di una struttura paritetica, annunciata dalla conferenza Stato Regioni, lo scorso 13 giugno. “Dicono serva a risolvere le persistenti gravi disfunzioni” spiegano i dimostranti. “Ma che miracoli potrà fare?” si chiedono.
Piuttosto, loro invocano più fondi per il servizio sanitario nazionale. Ossigeno dopo i 37 miliardi di tagli, nell’ultimo decennio. Chiedono però di investire risorse nella sanità pubblica, e non privata. E attaccano la corsa al riarmo. “Con i soldi di un F35 – fanno notare – si stima si possano fare 3.200 posti letto in terapia intensiva”. Anche per questo, il 20 giugno è stato proclamato lo sciopero generale. E il giorno dopo, la manifestazione nazionale a Roma.