Stipendio basso, quattro specializzandi rifiutano la chiamata dell’Asl: “Ci assumeranno le altre regioni”

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“Tanto a noi ci assumono le altre regioni e ci pagano quanto vogliamo”. A Napoli quattro specializzandi rifiutano l’offerta dell’Asl Napoli 1 perchè lo stipendio è ritenuto troppo basso. E così i medici specializzandi non hanno accettato il posto, nonostante l’emergenza coronavirus. Sul tema arriva lo sdegno del direttore generale della Asl 1 Ciro Verdoliva.

Come riporta Repubblica, il gesto non è stato apprezzato: “Un comportamento vergognoso, sono amareggiato”, ha scritto Verdoliva in una nota inviata il 20 marzo al presidente Vincenzo De Luca, al prefetto e al direttore della sanità campana Antonio Postiglione. “Dei 5 nominativi trasmessi si sono presentati solo 4 – scrive Verdoliva -. Quest’azienda ha proposto la formalizzazione dell’assunzione immediata con decorrenza 21 marzo, garantendo un contratto di lavoro autonomo di durata semestrale con compenso pari alla differenza tra quanto percepito per l’attività di specializzazione e il trattamento economico formalmente previsto dal vigente contratto nazionale dell’area sanità per dirigente medico di analogo profilo”. “I quattro specializzandi – continua Verdoliva – non hanno accettato l’incarico evidenziando che il trattamento economico riconosciuto è inferiore alla loro aspettativa che è quella di essere pagati per ogni singola ora di lavoro”.

“Sono molto amareggiato e dispiaciuto che in un momento difficile per il nostro Paese tali lavoratori anziché correre alle armi pongono una questione economica al rialzo rispetto all’offerta adeguata a quanto percepiscono i dirigenti anestesisti già in servizio da noi, e respinta affermando che “tanto a noi ci assumono le altre regioni e ci pagano quanto vogliamo”. Rimetto a voi ogni valutazione consequenziale oltre alla commiserazione per tale vile e vergognoso comportamento di tali professionisti che dovrebbero rappresentare il futuro del nostro paese”.

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