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Lunedì 22 settembre si aprirà dinanzi alla Corte di Assise di Napoli il processo per la cosiddetta strage di Ercolano, la potente esplosione che il 18 novembre 2024 devastò via Patacca, causando tre vittime e sconvolgendo l’intera comunità vesuviana.

In quella tragedia persero la vita Samuel Tafciu, appena 18 anni, Sara e Aurora Esposito, 26enni gemelle di Marigliano. La morte dei tre giovani lasciò dietro di sé un dolore ancora più lacerante: Samuel aveva da poco avuto una figlia con la 17enne Rosita Giorgetti, mentre le sorelle Esposito erano entrambe madri di bimbe piccole.

La Procura della Repubblica di Napoli, con i pubblici ministeri Stella Castaldo e Toscano, dopo l’esercizio dell’azione penale nelle indagini preliminari, ha ottenuto il giudizio immediato per i tre imputati: Pasquale Punzo, Vincenzo D’Angelo e Raffaele Boccia. Le accuse contestate sono gravissime: omicidio con dolo eventuale, caporalato, detenzione e fabbricazione di ordigni esplosivi illegali.

Secondo l’impianto accusatorio, le attività sarebbero state condotte all’interno di un immobile abusivo, privo di qualsiasi autorizzazione o licenza, e in totale spregio delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ai giovani operai, inoltre, sarebbero stati corrisposti compensi irrisori: appena 20 euro al giorno, in nero. Una gestione definita dagli inquirenti “fuori da ogni legalità” e che, stando all’accusa, avrebbe innescato la catena di eventi culminata nella deflagrazione.

Le difese degli imputati hanno avanzato richiesta di procedere con rito abbreviato, opzione che – in caso di ammissione – consentirebbe uno sconto di pena. La decisione spetterà al GIP Federica Girardi, che nell’udienza camerale dovrà pronunciarsi anche sull’ammissione delle costituzioni di parte civile. Per le famiglie delle vittime si sono costituiti gli avvocati Massimo Viscusi, Francesco Pepe, Nicoletta Verlezza, Angelo Melone, Alessandra Cassandra e Ferdinando Letizia.