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Napoli – Strage del filobus, Napoli ricorda le vittime del drammatico incidente del 15 maggio 1961, quando un filobus ruppe i freni nel tratto in discesa di via Salvator Rosa. Il bilancio fu pesantissimo: tre morti e 143 feriti. Stamattina il Comune di Napoli ha voluto ricordare quanto accaduto con l’apposizione di una targa commemorativa su iniziativa di uno dei familiari delle vittime. Alla cerimonia hanno presenziato, oltre a una folta rappresentazione di residenti della Cesarea, la zona in cui è avvenuto lo schianto, anche le principali autorità locali.

«All’epoca della disgrazia – dichiara Antonio Granieri, fratello di Gabriella, 17enne, una delle vittime – non avevo ancora 10 anni. Questo episodio tragico ha segnato la mia esistenza e non ho mai dimenticato questa piccola sorella. Ho scritto una lettera al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, per chiedergli apertamente se fosse possibile avere un ricordo di queste tre povere persone». Insieme a Gabriella Granieri nell’incidente persero la vita anche Giovanni Cascone e Concetta Marchiello. «Nei racconti dei miei familiari, di mia nonna, del quartiere – spiega Francesco Chirico, presidente della Municipalità 2 – questo ricordo è sempre stato molto vivo ed è bello che oggi a distanza di anni, grazie all’impegno delle famiglie, dell’assessorato e dell’Amministrazione, si ricordi quanto accaduto perché la memoria non è solo esercizio di retorica ma ci aiuta a essere una comunità migliore e più unita». Per l’assessore comunale Alessandra Clemente «questa targa commemorativa è il segno tangibile di una città che ricorda e riconosce l’impegno dei familiari che non hanno consentito l’oblio e rappresenta un monito affinché tragedie del genere non si verifichino più. Questa targa viene da una forte volontà, che cià che è accaduto non si ripeta in futuro».